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Colori e sentimento

di Pasquale Di Palma

Numero 256 - Dicembre 2024 - Gennaio 2025

Entriamo nello studio dell’artista figurativo Ibrahim Al dairi, stella nascente della Modern Art e fiero difensore dell’action painting


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"Il Futuro influenza il presente tanto quanto il passato": è questa la citazione preferita dall’artista figurativo Ibrahim Al dairi, conosciuto dagli amici e dagli insiders semplicemente come Ibra. Nato in Giordania nel 1994, si trasferisce in Italia nei primi anni di infanzia, dove inizia a coltivare e nutrire giorno dopo giorno la sua passione per l'arte e per il bello.-taglio- La sua cifra stilistica è da lui stesso definita “razionale ed irrazionale allo stesso tempo”, proponendo una fusione di ordine e disordine. “Sono razionale nel pensare alle combinazioni di colori che userò, che sono figlie di vari studi e sperimentazioni, in ogni mia opera c’è sempre una prima fase che è di ‘programmazione’. Poi arriva l'irrazionale, che è puro Action Painting: i colori spaziano su ogni angolazione della tela e sgorgano quasi da soli, creando forme di ogni tipo, fuori da qualsiasi contesto logico. Questo tipo di opera dà la possibilità a chi la osserva di intravedere raffigurazioni di ogni tipo, in base alla propria sensibilità. In questo sono felice che chi si approccia alla mia arte si senta libero di farsi trasportare da questa verso proprie mete personali ed intime”. Tante potrebbero essere le ispirazioni ed i richiami cui ricollocare la verve artistica di Ibra, ma sono principalmente due quelli che lui rintraccia come “influenze primarie” nel suo modo di dipingere: “In generale apprezzo molto gli artisti che hanno segnato un distacco netto dalla pittura che c’era prima di loro, che hanno provocato una rottura, prima di senso e poi dal punto di vista stilistico.-taglio2- Ad aver principalmente influenzato il mio stile è stata ovviamente tutta l’arte astratta, in particolare quella di Gerhard Richter e Jackson Pollock. Il primo soprattutto con il suo famoso graffio della tela, con cui mostrava un colore sottostante alla composizione creata. Mentre Pollock mi ha illuminato con l’utilizzo del dripping, tecnica che consiste nel far gocciolare o cadere il colore direttamente sulla tela in modo istintivo, seguendo l'emozione dell'attimo…”. Riferimenti certamente importanti, ma che Al dairi affronta con la giusta voglia di far progredire la sua arte, portandola verso universi sempre nuovi ed alla ricerca di emozioni inesplorate. E proprio in base a questo infatti fissa in alto i propri traguardi: “La mia aspettativa maggiore è quella di continuare ad affermarmi a livello nazionale ed internazionale come già sto facendo, continuando la mia ascesa nel firmamento della Modern Art. So che non sarà facile ma ogni giorno il mio impegno è massimo per poter sempre di più condividere la mia arte con il maggior numero di persone possibile, trovando nuove opportunità di espressione ed anche con altri artisti che amano e vivono di colori e bellezza come me”.





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