Claudio Sona, reduce da un esperienza televisiva che lo ha reso noto al grande pubblico, ha deciso di rimettersi in gioco, stavolta con un libro
Claudio Sona, è uno dei personaggi resi noti dal programma televisivo di Maria De Filippi “Uomini e Donne”, ma dell’idea comune del tronista ha ben poco. Infatti, Claudio rappresenta la parte positiva di una generazione continuamente etichettata come “nullafacente”. Da sempre lavora nel mondo della ristorazione e nel 2010 ha deciso di aprire una propria attività, che tutt’oggi va a gonfie vele. Sona si definisce una persona che non pensa mai a quello che potrà essere domani, ma a quello che può fare oggi per far sì che il domani sia migliore; e questo 2018 sembra sia iniziato nel migliore dei modi. Claudio ha, infatti, scritto un libro a quattro mani con Agnese Serrapica, dal titolo “La danza del Girasole” un vero e proprio viaggio tra le emozioni del presente frutto del nostro passato. Noi di Albatros ci siamo fatti raccontare quello che c’è dietro questa sua prima opera.
Partiamo subito dal tuo progetto “La danza del Girasole” come è nata l’idea di scrivere un libro? -taglio- “Da sempre annoto quelle che possono essere delle sensazioni ed emozioni che provo durante una giornata oppure durante una situazione in cui mi trovo. Ad un tratto ho voluto mettere tutto nero su bianco unendo le tante cose che avevo annotato: le esperienze vissute che mi hanno fatto diventare quello che sono oggi. Ho sempre pensato di non essere bravo a fare arrivare quelle che potevano essere le mie sensazioni, poi ho conosciuto Agnese (Serrapica – autrice – ndr), che ha capito perfettamente quello che volevo intendere, arrivando subito al punto. Insieme abbiamo deciso, per caso, di scriver questo libro.”
Hai parlato di emozioni, in particolare, cosa ti piacerebbe trasmettere ai tuoi lettori?
“Beh, diciamo che alla fine quest’opera è molto simile ad una biografia anche se l’intento iniziale non era assolutamente questo; ho messo insieme momenti della mia vita per far capire alla gente come li ho affrontati. Mi sento una persona abbastanza positiva sotto tutti i punti di vista. Il mio messaggio, quindi, è affrontare le situazioni con positività, così da raggiungere buoni risultati.”
Sei stato anche volto della popolare trasmissione “Uomini e donne”, cosa conservi di quell’esperienza?
“Tengo a precisare come prima cosa, che ho scelto di partecipare al programma poiché sono sempre stato ‘attratto’ dal mondo televisivo, quindi mi son detto ‘Perché non provare a fare i casting?’. Poi, in un contesto come quello, dove tutto è abbastanza amplificato non solo per la presenza delle telecamere, ma perché si parla di sentimenti, argomento per me non semplicissimo da trattare in pubblico. Quindi l’esperienza si è rivelata positiva, una sorta di percorso interiore.”
C’è qualcosa che non rifaresti?
“In merito ad ‘Uomini e donne’, forse, non rifarei il post-programma durante il quale sei in una centrifuga: da sconosciuto diventi personaggio pubblico. Inoltre, penso -taglio2- che io e gli altri ragazzi che hanno partecipato al primo trono gay, abbiamo avuto un eco incredibile. Tantissima positività, ma altrettante opinioni negative, le persone vogliono entrare a tutti i costi nel tuo privato. Nel libro, infatti, tratto anche il tema del cyber bullismo, dove una non verità che passa da una persona all’altra rischia di diventare reale.”
Come hai gestito, quindi, questa popolarità improvvisa?
“Non è stato semplice, poiché non avendo messo in mostra nessuna velleità artistica sono stato catapultato da un giorno all’altro in questo ‘oceano’ di persone. È avvenuto tutto così improvvisamente, non ho avuto gli strumenti e la consapevolezza di quello cui stavo andando incontro e tutto insieme ha fatto si che non avessi il tempo per rendermi conto della situazione. Per questo ho avuto bisogno dell’appoggio di alcune persone.”
Come concili la tua vita da personaggio pubblico e quella da imprenditore?
“Purtroppo o per fortuna, ho un attività da otto anni avviata e abbastanza forte. A sostituirmi, ci sono dei ragazzi, anche se in alcuni momenti devo comunque tornare e fare il punto della situazione.”
Sei un personaggio molto seguito sui social, che rapporto hai con queste piattaforme?
“Dopo una brutta esperienza, ho capito che i social sono un po’ la rovina dei rapporti umani, perché spesso non sai chi c’è dietro lo schermo, e ho realizzato che non è realtà. È pur vero che, ormai, i social possono anche essere un lavoro, ed infatti io li considero tali: non posto cose del mio privato, considerazioni personali o cose simili, semplicemente pubblico con quella leggerezza del non-reale.”
Qual è il tuo sogno nel cassetto?
“Sono sempre alla ricerca della felicità.”