Gino Rodella, artista poliedrico, archi-stylist, scenografo, stilista, designer e pittore, performer. Dal 1990 a oggi ha curato la realizzazione di oltre 480 locali, sia in Italia che all’estero. Una delle sue opere maggiori è il suggestivo trono papale per Sua Santità Papa Benedetto XVI
Gino Rodella, creativo, artista poliedrico, da dove nasce la tua passione per il mondo artistico?
“Devo dire che questa passione è nata con me, fa parte del mio Dna. Fin dai tempi dell’asilo creavo con la stoffa costumi per gli altri bambini, scenografie con degli arbusti e fiori, perfino degli spettacoli con i temi delle fiabe.”
La tua prima vera opera d’arte?
“Il mio primo quadro, lo realizzai su una federa di cuscino con le tempere Giotto, due pennelli ed uno spazzolino da denti!”
E invece, qual è il progetto o l’opera realizzata che ritieni più importante?
“Il progetto che mi sta più a cuore è la costruzione di una chiesa fatta con materiali di recupero, nel 1988 a Capo Gabana in Brasile. Ero sul posto per la realizzazione di alcuni locali, e con parte dei ricavi ho voluto creare quest’opera particolare in un capannone dismesso, dove prima vendevano frutta e verdura all’ingrosso. Ho poi donato la chiesa a Suor Camilla, che si occupava di orfani. È una delle esperienze che mi è rimasta più a cuore.” - taglio-
Hai lavorato con grandi nomi del mondo dello spettacolo, dell’ambito politico e culturale, perfino religioso, ce ne vuoi ricordare qualcuno?
“Beh, la mia carriera è iniziata organizzando feste ed eventi nelle discoteche del Veneto, dove ho conosciuto il Ministro Gianni De Michelis, che era un estimatore del body painting pertanto mi è capitato spesso di organizzare eventi e feste per il PSI. Ho collaborato con Renzo Arbore, ‘Indietro tutta’, dove mi occupavo dei costumi e scenografie, seguendo i miei docenti del tempo. Ho collaborato, inoltre, con ‘La vita in diretta’ di Michele Cocuzza, ‘Piazza Grande’, preso parte a serate teatrali con Gigi Proietti e Paola Borbone. Ho partecipato allo spettacolo del Palabrescia ‘80 voglia di Christmas’ con Valeria Marini, Paolo Ruffini, Scialpi, Den Arrow, Tracy Spencer, Tullio De Piscopo, nel dicembre 2013. Ma soprattutto ho avuto il grande onore di realizzare lo scranno per Papa Benedetto XVI.”
Da chi hai ricevuto di più dal punto di vista professionale ed umano?
“Dal punto di vista professionale l’ispirazione mi è arrivata dall’arte stessa, che si trasforma in continuazione sotto i miei occhi e sotto le mie mani. Dal punto di vista umano, sicuramente l’incontro con Papa Ratzinger, mi ha dato una grande forza morale. Il ricordo che ho del Santo Padre è di uomo di grande cultura, umiltà e grande spiritualità. Abbiamo avuto diversi colloqui privati ed ho avuto tutte le risposte alle mie domande esistenziali.”
Un attore, un cantante, un artista tra i tuoi preferiti?
“La cantante da me sempre amata e in cui mi rispecchio è -taglio2- Amanda Lear: per come dipinge, per come canta, per come si veste, come si muove e per il suo stile di vita. Anche grazie a lei ho accettato il mio modo di essere e ho capito la mia ambiguità, fonte del mio estro creativo. Non a caso la considero una musa ispiratrice.”
Architettonicamente a chi ti ispiri o a quale corrente senti di appartenere?
“La mia risposta è molto semplice: riguardo l’architettura non mi sono mai ispirato a nessuna corrente specifica, le mie progettazioni sono puro istinto.”
Se dovessi scegliere di portare avanti una sola attività delle tante che svolgi, quale sceglieresti?
“Mi sento sicuramente un artista. Sono un creativo fondamentalmente. Le mie opere inizialmente creano stupore per via della loro originalità. Dopo anni, magari, le replicano gli altri. Ho visto oggetti di design sul mercato spacciati per novità esattamente dieci anni dopo che li avevo creati io!”
Sei noto per la realizzazione di opere e arredi, nonché come wedding planner, grazie alla tua capacità di utilizzo di materiali di ogni genere che riesci ad elevare a dignità artistica. Quale consiglio daresti a chi avesse bisogno di un supporto e volesse puntare al bello senza spendere cifre da capogiro?
“Ho sempre saputo creare la bellezza dal nulla. Usando materiali di recupero ho saputo dar vita ad opere completamente originali e di forte impatto visivo ed emotivo. Sono stato spesso definito ‘Architetto dei poveri’ perché ho arredato discoteche, bar e locali pubblici con materiali di scarto e mobili da rigattiere riadattati. Quello che mi preme sottolineare per i lettori è che la bellezza non è per pochi, è possibile realizzare ambienti di grande bellezza e originalità con ogni budget, e questo è il mio obiettivo.”
Quali sono i tuoi progetti presenti e futuri?
“Il progetto attualmente in fase di realizzazione riguarda il mio mondo spirituale. I simboli che sto creando nascono dalla mia convinzione che l’unione di questi due ultimi papi abbia la forza di salvare il mondo. Si tratta, in realtà, di tre progetti denominati ‘Deus’ per i due papi (Benedetto XVI e Francesco): una croce, un calice e un braccialetto. Ci sto lavorando intensamente, perché si tratta di una impresa di grande portata, quindi estremamente difficile ed impegnativa. Inoltre sto portando avanti un altro lavoro molto originale: dagli scarti di alluminio derivanti dal processo di lavorazione, realizzo opere d’arte, quadri, arredamento, design, pavimenti e persino abbigliamento. Naturalmente con la mia fantasia è uscito un fiume di opere che saranno presto commercializzate per EnjoyALL, potrete trovarle sul sito www.enjoyall.it.”