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Cino Del Duca

di Michela Secci

Numero 259 - Aprile 2025

Cinquant’anni passati a promuovere l’eccellenza tra cultura e scienza: insieme all’amministratrice Camille Bouvier scopriamo di più di questa importante Istituzione francese, con chiare origini italiane


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La Fondazione Simone e Cino Del Duca è un’importante istituzione filantropica con sede a Parigi, al numero 10 di rue Alfred de Vigny, nell’VIII arrondissement di Parigi. Un edificio storico, noto come Hôtel Pereire, un esempio significativo dell'architettura parigina del XIX secolo. Acquistato da Simone del Duca, nel 1975,



per ospitare la fondazione che creò lo stesso anno, in memoria del marito Cino Del Duca, morto a Milano nel 1967 e sepolto nel cimitero monumentale di Père-Lachaise. Un pioniere nel campo dell’editoria, imprenditore, editore influente, produttore cinematografico e filantropo visionario marchigiano, che fece fortuna in Francia. È stato. La sua eredità vive attraverso le numerose iniziative che la Fondazione ha sostenuto e continua a sostenere attraverso premi, borse di studio e contributi a progetti innovativi in tutto il mondo. Ogni anno, su proposta delle Accademie dell'Institut de France, assegna importanti premi, riconoscimenti e sovvenzioni a scienziati, autori, artisti che promuovono la loro disciplina in Francia e all'estero. Quest’anno, la Fondazione celebra il suo 50° anniversario e per l'occasione sono programmate numerosi eventi ed iniziative. Alla guida della Fondazione vi è l’amministratrice generale Camille Bouvier, che continua a svolgere un ruolo cruciale nel sostenere e promuovere progetti culturali e scientifici. Onora l’eredità dei suoi fondatori e contribuisce significativamente al panorama culturale internazionale. Ho avuto l'opportunità di intervistarla, per condividere le riflessioni sulla storia, le missioni e le celebrazioni previste per questo importante traguardo. Può raccontarci le origini della Fondazione e quali sono le principali iniziative che la Fondazione ha sostenuto in questi 50 anni? “La Fondazione è stata istituita nel 1975 da Simone Del Duca in memoria a suo marito Cino, originario delle Marche, morto nel 1967. È stato un grande e influente editore che aveva fatto fortuna in Francia con la pubblicazione di cartoni animati e poi giornali, romanzi, era anche produttore cinematografico. Ha avuto un approccio filantropico, iniziato nel 1952, con la prima borsa di studio letteraria e dunque, sua moglie ha voluto rendergli omaggio dopo la sua morte. Nel corso dei decenni, abbiamo avuto l'onore di supportare numerosi progetti di grande valore. Tra questi, l’istituzione del Prix mondial Cino Del Duca, un prestigioso riconoscimento internazionale che premia autori, la cui opera in ambito sia scientifico che letterario, trasmette un messaggio di modernità e umanesimo. Inoltre, abbiamo finanziato importanti ricerche scientifiche, in particolare nel campo della biomedicina, e sostenuto un gran numero di progetti in vari settori per mezzo di sussidi, stabilendo anche partnership con grandi istituzioni culturali.” Quali sono le sue missioni e che cosa l’appassiona di più nel suo lavoro? “Sono la direttrice e l'amministratrice generale della Fondazione dal 2011. Il ruolo della Fondazione e di far irradiare le scienze, le arti e le lettere attraverso le azioni che sono i grandi premi, le borse di studio e le sovvenzioni rimessi ogni anno su proposta dell’Accademia.

Il mio ruolo è di far vivere questo aspetto amministrativo che è indispensabile e necessario per tutta l’organizzazione, la giuria e la messa in opera delle decisioni che sono state prese. Il più appassionante è la pluridisciplinarità e la varietà delle missioni che sono le nostre. Siamo una piccola equipe e ognuno fa la sua parte.” Qual è il ruolo dell’Institut de France nella Fondazione? “Nel 2005, a seguito della scomparsa di Simone Del Duca nel 2004, la gestione della Fondazione è stata affidata all’Institut de France. Sotto la sua egida, è garantita la continuità delle attività filantropiche e inoltre assicura una gestione trasparente e rigorosa dei fondi destinati ai vari progetti sostenuti.” Quali sono i premi più marcanti che avete assegnato e qual è il suo messaggio per i laureati dei premi? “Ognuno è marcante e unico per la sua qualità e la personalità dei premiati, ed è sempre impressionante. Accompagniamo i laureati che sono stati scelti per la loro eccellenza e siamo sempre fieri e felici di vedere, attraverso la spinta iniziale del nostro sostegno, che ha permesso alla loro carriera di svilupparsi e di avere successo. È una grande consacrazione ed è dunque una soddisfazione. Siamo anche fieri di avere una giuria, che ha saputo riconoscerli e, per alcuni di loro, è stata l’anticamera di riconoscimenti professionali e gratificazioni scientifiche importanti dopo aver ricevuto un Premio del Duca. Il sostegno della Fondazione è determinante per permettere la buona riuscita di ogni progetto.” Quali sono le sfide future che la Fondazione intende affrontare? “Il nostro obiettivo è continuare a sostenere progetti innovativi che abbiano un impatto significativo nella società. Ci impegniamo a promuovere la ricerca scientifica, a supportare giovani talenti emergenti nelle arti e nelle lettere e a preservare il patrimonio culturale per le generazioni future. Siamo orgogliosi di proseguire nel solco tracciato dai fondatori, promuovendo valori di eccellenza, innovazione e solidarietà. Cerchiamo sempre di rendere omaggio, ed è anche il nostro ruolo, a Simone e suo marito Cino e alle sue origini italiane. Dobbiamo continuare questa trasmissione con passione.” Come intendete celebrare questo importante anniversario? Per commemorare il 50° anniversario della Fondazione, abbiamo pianificato diverse iniziative speciali. Tra queste, la pubblicazione di un libro commemorativo che ripercorre la storia della Fondazione, e delle sue attività più significative, promosse nel corso degli anni. Inoltre, abbiamo istituito il Premio Del Duca destinato ai giovani, in particolare nel mondo del teatro. Premierà un'azione a favore dei giovani portatori di valori di trasmissione e solidarietà.



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