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CAROLINA KOSTNER

Non è mai la fine

di Paolo Carotenuto

Numero 181 - ottobre 2017

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Nonostante non sia più una ragazzina, la farfalla del ghiaccio è tornata a volare in alto. La pattinatrice azzurra sta vivendo una seconda giovinezza professionale e non, che neanche lei si sarebbe mai aspettata


La forza di volontà è una caratteristica che non le è mai mancata e l’ha dimostrato sia in campo professionale che nella vita privata. Carolina Kostner negli ultimi anni ne ha passate davvero un bel po’, ma è stata in grado di rialzarsi e di ricominciare tutto da zero. Erano davvero pochi quelli che pensavano che dopo la squalifica di un anno, la pattinatrice altoatesina riuscisse a rientrate nuovamente “nel giro”, ed invece, Carolina Kostner ha abbattuto tutto e tutti riconquistando il podio in diverse competizioni che l’hanno vista impegnata in tutto il mondo e soprattutto è diventata la donna più medagliata d’Europa sui pattini. Il ghiaccio è la sua casa, quando pattina la Kostner dimentica tutti i problemi ed i pregiudizi che si sono creati intorno a lei, ha dovuto percorrere un percorso fatto di nuove consapevolezze e di nuovi obiettivi da raggiungere. Carolina ha deciso di rifugiarsi nello sport, che lei stessa spiega come metafora di vita: “Il pattinaggio è volare e atterrare. Salire e scendere. La vita è sempre così. Ogni giorno che passa devi fare i conti con qualcosa che ti va o non ti va: e devi affrontare tutto, con le lame tra i denti, o sotto i piedi, non importa dove, ma devi essere forte e andare avanti. Dall’alto, poi, c’è sempre la possibilità di vedere le cose con più chiarezza, più lucidità…per poi atterrare più sicura di te, e più matura”. Ha stravolto totalmente la sua vita cambiando allenatore e coreografo e dedicandosi alla danza classica, passione che ha sempre coltivato fin da bambina. Se si tratta d’amore, però, Carolina sembra non avere dubbi: per il momento è solo concentrata a ritrovare se stessa ed una nuova lucidità per affrontare le gare, non ha tempo di avere relazioni ed è convinta che essere single non è poi così male! Presto la rivedremo gareggiare nelle due tappe del Grand Prix, rispettivamente in Russia – 20/22 Ottobre – ed in Canada – 27/29 Ottobre. In bocca al lupo!

Sei stata per un lungo periodo lontana dalle gare, ma adesso sembri essere ritornata più forte che mai...

“Si, decisamente! Se penso al fatto che ho dovuto ricominciare da zero, quasi non mi riconosco. Non sono una che si butta a terra, anzi, ma quando la tua vita è incentrata su una cosa ed improvvisamente ti rendi conto che devi ristabilire l’ordine, non è affatto semplice. Per questo non nascondo di aver avuto difficoltà a ripartire, ad eliminare le scorie di due anni difficili e molto intensi a livello emotivo. Ho ricostruito le basi della mia vita privata e professionale, senza mai peccare di presunzione ed ho capito che la fatica mi avrebbe assolutamente ripagata nel modo giusto. Riprovare le emozioni della gara e la gioia di pattinare, beh non ha prezzo!”

Hai sempre voluto essere una pattinatrice? -taglio- “Sembrerà assurdo, ma la risposta è no. Quando ero bambina mi piaceva tantissimo sciare, passione che condivido con mia cugina Isolde – lei è una sciatrice professionista. Il pattinaggio è subentrato in un secondo momento, essendo che oltre agli sci mi è sempre piaciuta molto anche la danza, mi è sembrato il connubio giusto tra queste due mie passioni. La prima volta che ho messo i pattini mi sono innamorata… ed eccomi qua!”

Ti alleni tra Germani, Stati Uniti ed Italia – a Casal del Marmo – c’è un posto che preferisci particolarmente?

“Beh, la prima volta che sono andata negli Stati Uniti è stato tipo ‘wow, che figata’, però poi ci si fa l’abitudine ed ognuno di questi posti è come se fosse la mia casa. Casal del Marmo è fantastica, però mi sa che alla tranquilla montagna preferisco il caos di una città come Roma: clacson, artisti di strada, il vociare della gente...”

Quindi qual è il tuo prossimo obiettivo?

“Un atleta che si rispetti avrebbe detto ‘vincere’, ma dopo quello che ho passato il mio unico interesse è essere felice ed il pattinaggio fa certamente parte di questo nuovo progetto di vita. Ovviamente mi sto impegnando tanto negli allenamenti e sono determinata a raggiungere dei buoni risultati, ma se non dovessi riuscire a stravincere non l’affronterei certo come una sconfitta.”

Cosa o chi ti ha dato la forza di affrontare tutto questo caos?

“Senza ombra di dubbio la mia famiglia, sono stati davvero fantastici. Non so davvero come spiegarlo, non avevo bisogno di chiedere: loro erano sempre lì per me, pronti ad abbracciarmi magari dopo un pomeriggio passato tra avvocati, medici etc… Inoltre, un altro grazie è per il mio staff sportivo: quando non vedevo nessuna possibile via d’uscita, mi hanno dato la forza di non mollare e di credere nella giustizia. Superare uno choc del genere è complicato, non capivo cosa stesse accadendo, tutto il mio mondo è crollato. Come ho detto prima, ho deciso di ritornare a gareggiare perché è questa la mia vita.”

Possiamo dire quindi di parlare, adesso, con una nuova Carolina Kostner?

“Più che nuova direi rinata. È cambiato il mio approccio alla vita ed allo sport; prima ero una sportiva e basta, vivevo per l’allenamento e le gare. Adesso, invece, mi sento più un’artista grazie anche agli spettacoli ‘Ice Legends’ durante i quali mi sono esibita portando sul ghiaccio i personaggi dell’opera e delle fiabe. Un’esperienza fantastica, che ha fatto emergere il mio lato creativo, ed è stata poprio questa ‘la marcia in più’ delle gare che ho disputato successivamente.”

Ti sei concessa qualche strappo alla regola durante questa “pausa”?

“Certo! Ne avevo assolutamente un gran bisogno. Ho fatto un viaggio di sei settimane con una mia cara amica canadese, zaino in spalla e via! Siamo state in California, in tenda, e lì abbiamo incontrato persone uniche che hanno reso il tutto indimenticabile. Quando sono rientrata mi sono sentita come svuotata e pronta a ricominciare.”

Pensa alla possibilità di partecipare alla prossima Olimpiade?

“L’età non mi aiuta molto, ma c’è da dire che i Giochi sono una storia davvero preziosa per chi fa il mio mestiere. Non mi sento di dire di no a prescindere, tengo la porta aperta, il pensiero di poter arrivare fino a lì mi entusiasma, ma allo stesso tempo non voglio nutrirmi di false speranze. Voglio fare un passo alla volta, dopodiché staremo a vedere.”

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“È cambiato il mio approccio alla vita ed allo sport; prima ero una sportiva e basta, vivevo per l’allenamento e le gare. Adesso, invece, mi sento più un’artista”

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