Solo belle storie
Il sex symbol e grande attore non smette di inanellare un successo dopo l’altro: ora lo ritroviamo in "Wolfs - Lupi solitari", accompagnato da tanti amici veri (?)…
Da sempre è uno degli attori più amati e affascinanti a livello internazionale, Brad Pitt. Non si contano i suoi grandi successi sul fronte cinematografico: "Sette anni in Tibet", "Fight Club", "Spy Game", "Ocean's Eleven - Fate il vostro gioco" e tanti altri.-taglio- Nel corso della sua carriera ha ottenuto numerosi premi ed è spesso stato al centro del gossip, principalmente per le sue relazioni con le colleghe Juliette Lewis, Jennifer Aniston e Angelina Jolie. Ritrovata la serenità sul fronte sentimentale, grazie alla nuova compagna Ines De Ramon, Brad sta vivendo un nuovo periodo d'oro anche sul fronte sentimentale: il suo nuovo film, intitolato "Wolfs - Lupi solitari", presentato in anteprima all'ottantunesima Mostra Cinematografica del Cinema di Venezia, sta ottenendo enormi consensi. La gioia più grande di Pitt, però, legata a quest'ultimo film, è legata all'essere riuscito a ritrovare sul set uno dei suoi più grandi amici: il collega George Clooney. Brad, l’ultima volta che tu e George Clooney avete lavorato insieme è stato per “Burn After Reading – A prova di spia”, presentato proprio a Venezia. Cosa vi ha spinto a tornare a lavorare insieme dopo 15 anni? “In ‘Burn After Reading’ George ha avuto l’immenso piacere di spararmi in faccia (ride, ndr). Quindi abbiamo pensato che sarebbe stato divertente riprovarci 15 anni dopo… ma questa volta in modo diverso." In che modo? “Stavolta mi colpisce in faccia (ride, ndr). Ma a parte questo, c’era l’idea che dovevamo trovare un motivo valido per rimetterci insieme in un film, qualcosa che andasse oltre la nostra storia lavorativa passata e che ci desse la possibilità di costruire qualcosa di nuovo." Cosa vi ha convinto che questo fosse il progetto giusto? "Tutto è nato da Jon Watts, che ci ha portato questa idea. Ci è sembrata subito molto divertente e intrigante. Man mano che invecchio, scopro quanto sia importante lavorare con persone che mi piacciono e con cui amo passare il tempo. Questo aspetto sta diventando sempre più centrale per me." Quindi è stato il rapporto umano e professionale tra di voi a fare la differenza? “Assolutamente. È stato un fattore decisivo. Quando Jon ci ha proposto il progetto, abbiamo letto la prima bozza della sceneggiatura. Ricordo che io e George ci siamo guardati e abbiamo detto: 'Fantastico!'. Ed eccoci qui, a lavorare insieme di nuovo." Molti dicono che “Wolfs - Lupi solitari” ricorda i 'buddy movies' degli anni ’70… “Devo dire che è uno dei complimenti migliori che potremmo ricevere. Io e George amiamo moltissimo il cinema degli anni ’70. È probabilmente il miglior periodo cinematografico in assoluto." Quindi vi siete ispirati a quei film durante la realizzazione del progetto? “Non direi che ci siamo imposti di fare un film in quel genere, ma è qualcosa che ci portiamo dentro, è nel nostro DNA. Quei film sono il motivo per cui facciamo quello che facciamo, ed è inevitabile che questo influenzi il nostro lavoro. Quindi, anche se non è stato pianificato, quell’atmosfera anni '70 è venuta fuori in maniera naturale e organica." Il film è uscito direttamente su Apple TV+. Che rapporto hai con la sala cinematografica, in un'epoca in cui lo streaming è sempre più predominante? “Sarò sempre innamorato dell’esperienza del cinema in sala. C’è qualcosa di unico e magico nel guardare un film sul grande schermo, condividendo l’esperienza con altre persone." Però riconosci l’importanza delle piattaforme di streaming? “Assolutamente. Le piattaforme streaming hanno un valore incredibile. Ci permettono di raccontare più storie, di far emergere più talenti e di raggiungere un pubblico più ampio. È un equilibrio complesso, ma oggi ci sono possibilità che prima non avevamo. Entrambe le modalità di fruizione hanno il loro spazio, e penso che il futuro del cinema sarà un mix di entrambe." Sei sia attore che produttore. Quale ruolo trovi più importante in questo momento della tua carriera? “Per me è lo stesso sport. In entrambi i ruoli, che sia davanti o dietro la telecamera, il mio obiettivo rimane lo stesso: raccontare belle storie. Che io stia recitando o producendo, l’amore per le storie è quello che mi guida. È tutto una questione di trovare storie universali, che possano parlare alle persone di tutto il mondo. Il mio lavoro è cercare quelle storie e dare loro vita, in qualunque ruolo mi trovi."