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Bonus 2025

di Paolo Carotenuto

Numero 255 - Novembre 2024

Il nuovo anno porta tante novità per il mondo dell’edilizia, ecco una piccola sintesi di quello che ci aspetta per il 2025


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Il Consiglio dei Ministri ha approvato la Legge di Bilancio 2025 lo scorso ottobre ed ancora una volta, la manovra sarà anticipata da un decreto legge contenente misure urgenti in materia economica e fiscale. -taglio- Il Piano Strutturale di Bilancio (PSB) ha fornito una guida per la stesura della Legge di Bilancio, focalizzandosi principalmente sulla revisione delle spese fiscali. Tante sono le novità nel settore delle costruzioni; il bonus per la ristrutturazione al 50% verrà prorogato fino al 31 dicembre 2027, rappresentando la novità più rilevante nella Legge di Bilancio. Questa misura sarà limitata alle prime case e sarà ripartita su un periodo di 10 anni, con un massimale di spesa fissato a 96.000 euro. Inoltre, a partire dal 2025, le abitazioni diverse dalla prima casa potranno ancora godere del vantaggio del bonus casa, ma con uno sconto del 14%, che porterà la detrazione al 36%. Il limite massimo di spesa è di 48.000 euro. Prorogato, ancora, per il 2025 il bonus del 50% per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici legati ai lavori di ristrutturazione edilizia. La manovra è di grande impatto: il bonus mobili sarà applicabile al 50% sia per la prima che per la seconda casa. Il massimo che si può spendere rimarrà fissato a 5.000 euro, con la possibilità di diluire la cifra in 10 rate annuali. Per quanto riguarda, invece, i bonus edilizi abbiamo delle nuove condizioni: le detrazioni fiscali previste per i bonus edilizi dovranno ora fare i conti con nuovi tetti massimi per le spese detraibili. Dall’anno 2025 i contribuenti dovranno prestare attenzione per non superare il limite massimo stabilito per le spese soggette alla detrazione, che includono spese mediche, di istruzione, ristrutturazioni edilizie, contributi previdenziali e assistenziali. Il limite massimo delle spese detraibili dipende dal numero di figli e dal reddito, seguendo la logica del quoziente familiare: 8% per redditi fino a 50mila euro, 6% per redditi da 50mila a 100mila euro e 4% per redditi oltre i 100mila euro. -taglio2- Questi nuovi limiti non hanno effetto retroattivo e si applicano solo alle spese future, cioè a partire dal 2025. In pratica, c’è il rischio che non tutte le spese di ristrutturazione possano essere detratte o che si debbano selezionare quelle da dedurre per massimizzare i vantaggi fiscali e ridurre al minimo la perdita degli sconti offerti dal Fisco. Le nuove soglie determineranno l’importo massimo delle spese detraibili e non delle detrazioni; all’interno delle spese ammissibili sarà necessario calcolare le percentuali per le singole agevolazioni. Altra novità, riguarda l’aumento delle rendite catastali per coloro che hanno beneficiato del Superbonus e lotta contro gli immobili fantasma. Durante l’audizione alle commissioni Bilancio della Camera e del Senato sul Piano strutturale di bilancio, il Ministro dell’Economia ha annunciato nuovi interventi per “mitigare” l’impatto del Superbonus sulle finanze pubbliche. La Legge di Bilancio ha in serbo non solo un riordino delle detrazioni fiscali, ma anche un aggiornamento delle rendite catastali. L’intervento sul catasto servirà a identificare e regolarizzare le unità immobiliari che ancora non sono state censite, anche conosciute come “immobili fantasma”. Verranno aggiornate le rendite catastali degli edifici che hanno beneficiato del Superbonus. Il Ministro ha chiarito che non ci sarà un aumento delle imposte, ma una revisione degli estimi catastali per riflettere il miglioramento sismico ed energetico che è stato apportato agli immobili. In pratica, ciò significa che i proprietari di seconde o terze case che hanno usufruito dei bonus edilizi dovranno pagare una quota di IMU più elevata ai comuni. In caso di compravendite, saranno anche tenuti a versare imposte di registro e IVA più alte. L’obiettivo di questa modifica è chiarire alcuni aspetti della precedente Legge di Bilancio, in particolare le disposizioni che riguardano l’obbligo di dichiarazione delle variazioni catastali per gli immobili soggetti al Superbonus. Insomma, tanti sono i cambiamenti previsti per il nuovo anno e sulla carta sembrerebbero tutti “positivi”, non ci resta che aspettare e vedere se ci saranno ulteriori modifiche.





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