Alla scoperta dell'affascinante mondo artistico dell'associazione “Realtà Debora Mancini”, attraverso le parole di due dei fondatori, l'attrice Debora Mancini ed il musicista Daniele Longo
L'arte è nutrimento per l'anima e ne abbiamo bisogno, ora più che mai. È per questo che siamo felici di avere scoperto Realtà Debora Mancini, associazione che da qualche anno si impegna con passione e dedizione a realizzare spettacoli e progetti culturali e artistici, per grandi e piccini. -taglio- Per saperne di più potete andare sul sito www.realtadeboramancini.com, ma nel frattempo noi abbiamo intervistato due dei fondatori ovvero l'attrice Debora Mancini e il musicista Daniele Longo. Come e quando nasce “Realtà Debora Mancini”? “Nel 2012, per desiderio dell'attrice Debora Mancini e dei musicisti Daniele Longo e Giorgia Mancini, dopo quasi due decenni di ricerca e studio condivisi, tanti spettacoli, concerti, incontri e collaborazioni precedenti. Ci ha mossi il desiderio di trasformare i sogni comuni in realtà, coinvolgendo in progetti e spettacoli artisti e professionisti appassionati e di talento”. Qual è la filosofia e il fil rouge che lega l'attività artistica della vostra associazione? “Ci muovono la volontà di ricercare la Bellezza anche nelle piccole cose e il desiderio di riportarla e condividerla, una ricerca continua e viva. A volte ci riusciamo, a volte chissà… Il progetto artistico è dedicato alla produzione, cura e organizzazione di eventi teatrali, musicali e culturali; e la ricerca di commistioni fra forme d’arte è uno dei fondamenti della nostra poetica, come la diffusione della letteratura con i mezzi della parola e della musica eseguita dal vivo, che non manca praticamente mai nelle nostre proposte”. Il vostro format radiofonico “Piano con le parole”, divenuto anche podcast, unisce didattica e intrattenimento. Ce ne potete parlare meglio? “Possiamo dire che 'Piano con le parole' è un’opportunità per conoscere, approfondire e appassionarsi ad un mondo musicale ampio, eterogeneo e in continuo movimento, che fa capo ad uno strumento meraviglioso, dalle infinite opportunità espressive. Per noi è un 'atto d’amore' nei confronti del pianoforte e, al contempo, un omaggio ai nostri maestri, ai nostri 'modelli' e al variegato e ricco mondo del piano, che tanto ci ha dato, e in cui le visioni possibili sono ben più degli 88 tasti. L’aspetto didattico sta nel voler stimolare le riflessioni, partendo dalla conoscenza, e dall’esplorazione, ognuno a suo modo, come del resto facciamo noi”. Prima parlavamo di didattica: abbiamo visto il vostro canale YouTube, che è pieno di contenuti indirizzati all'infanzia. Cosa ci potete dire a tal proposito? “Crediamo che i bambini e i ragazzi siano aperti alla conoscenza, desiderosi di imparare e particolarmente ricettivi e positivi nei confronti dell’altro; -taglio2-sta a noi adulti offrire modelli vivi, felici e interessanti per loro, e lo si fa (solo) attraverso l’esempio: un bello spettacolo, un laboratorio musicale o un concerto coinvolgente possono lasciare una traccia quasi indelebile. Conosciamo fior di musicisti, attori e artisti che si ricordano di aver avuto un’esperienza memorabile che li ha dolcemente o impetuosamente interessati e coinvolti nei vari ambiti artistici durante le loro infanzia o adolescenza. E anche per noi, in alcune circostanze è stato così”. Daniele sappiamo che hai pronto un nuovo album solo piano. Ce ne parli? “Volentieri! Il disco fa parte del progetto omonimo 'Cercando l’aria'. Il gioco di parole del titolo, peraltro precedente agli eventi globali dell’ultimo anno e mezzo, condensa tanti possibili significati che ho cercato di esplorare con i brani stessi, nella scrittura e nel gioco improvvisativo. Mi sono preso varie libertà: in primis perché sono tutte mie composizioni; poi perché “valicano” le distanze fra vari generi o stili musicali; e soprattutto perché ho giocato col tempo e le sue regole, e con lo strumento, come mi piace fare dal vivo. Il disco è nato in solitudine tra marzo e aprile 2020 ed è stato registrato, in compagnia, nell’ottobre del 2020 presso lo studio Artesuono di Stefano Amerio a Cavalicco (UD)”. Vi vedremo sul palco tra estate e inizio autunno? “Si certo. Abbiamo ripreso a svolgere le attività “live”, seppur gradualmente, visto che si era fermato tutto. Siamo stati attivi, oltre che con “Piano con le parole”, anche con la produzione di alcuni video e registrazioni audio, su nostra iniziativa e su richiesta di alcuni committenti. Ma la dimensione del “live” è quella che sentiamo congeniale, per esperienza, e ancora di più per elezione: in fondo svolgiamo le nostre attività per poter avere uno scambio, e non ce n’è uno migliore di quello che si fa in tempo reale, in teatro, nelle piazze, nei giardini e parchi, o per strada, in un dialogo di sguardi e ascolti senza fine. Le nostre prossime attività saranno sia per bambini e famiglie, come ad esempio “Fioriscono Parole” il 18 giugno a Follonica (GR); ma anche per adulti con “Colmi, Lazzi, Scherzi e Inezie”, nostro spettacolo storico, con cui torneremo il 16 luglio a omaggiare vari maestri del teatro comico d’autore, a Cinisello B. (MI); e poi con altri eventi, in corso di definizione. Vi aspettiamo “rumorosi”, mi raccomando!”