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Bella d’estate

di Maresa Galli

Numero 203 - ottobre 2019

Brillante chiusura per “Un’estate da Re” l’evento che ha reso ancora più affascinate la Reggia di Caserta


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Si è conclusa con due eventi la quarta edizione di “Un’Estate da Re. La Grande musica alla Reggia di Caserta”, la rassegna, ospitata nell’Aperia, all’interno del Giardino inglese della Reggia vanvitelliana, ideata dal presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca per promuovere il sito reale. Organizzata dalla Scabec, in collaborazione con la Reggia di Caserta, il Comune di Caserta, il Teatro di San Carlo di Napoli e il Teatro Verdi di Salerno, diretta dal Maestro Antonio Marzullo, ha proposto sei grandi concerti con ospiti internazionali.-taglio-Protagonisti delle serate di spettacolo, Ezio Bosso, Alvise Casellati e Julian Rachlin, il “Pulcinella” con il Balletto del Teatro di San Carlo e il concerto-spettacolo di David Garrett. Gran finale con un week end di concerti di due autentiche star: Zubin Mehta, Direttore Musicale Onorario del Teatro di San Carlo di Napoli che dirige Stefano Bollani al pianoforte, con l’Orchestra del Teatro di San Carlo. Il primo concerto incanta il pubblico con l’Ouverture da “La Forza del destino” di Giuseppe Verdi, con il Concerto per pianoforte e orchestra n. 23, K488, di Wolfgang Amadeus Mozart, e con la Sinfonia n. 5 di Pëtr Il'ič Čajkovskij. Il programma del 29 settembre, ha proposto l’Ouverture da “I Vespri Siciliani” di Giuseppe Verdi, il mozartiano Concerto per pianoforte e orchestra n. 23 K 488, nell’interpretazione unica di Bollani,-taglio2- per concludere con la Sinfonia n. 7 di Ludwig van Beethoven. Rigoroso e insieme estroso, Bollani ha incantato con la sua lettura di Mozart. Non poteva non concedere l’atteso bis al pubblico incantato, con Mehta che ne condivide l’entusiasmo. Breve, intenso il “Il Lago dei Cigni” di Čajkovskij, prima della sorpresa finale con una emozionante versione di “Anema e core”, il tutto eseguito con l’Orchestra del Lirico in stato di grazia. Fantastici in primis i legni e gli archi nell’esecuzione di capolavori della musica classica mai abbastanza eseguiti. Due serate magiche, con il grande direttore d’orchestra e con il talentuoso, versatile pianista jazz che hanno fuso due formazioni diverse e importanti per il linguaggio unico e meraviglioso della grande musica.





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