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Battiti per la libertà

di Maresa Galli

Numero 254 - Ottobre 2024

La XVII edizione del Campania Teatro Festival privilegia le drammaturgie contemporanee e grandi nomi


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“Battiti per la libertà”: ecco il significativo slogan della XVII edizione del Campania Teatro Festival, l’ottava diretta da Ruggero Cappuccio, in programma dal 21 settembre fino al 15 dicembre. Realizzato con il sostegno della Regione Campania, organizzato dalla Fondazione Campania dei Festival presieduta da Alessandro Barbano, il Campania Teatro Festival, che è parte rilevante della rete Italia Festival e dell’EFA (European Festival Association), si avvale del contributo del Ministero della Cultura.-taglio- “Possiamo essere orgogliosi, siamo la Regione che investe di più nella cultura – ha affermato il presidente della Campania Vincenzo De Luca - La cultura è il lavoro per migliaia di operatori, ma anche per dare un’anima a noi e all’Italia intera. Abbiamo ritenuto di non interrompere alcuni eventi particolarmente significativi: Campania dei festival, Festival di Ravello, festival di Giffoni, produzioni cinematografiche. Il messaggio che vogliamo trasmettere oggi all’Italia intera è un messaggio di speranza”. Biglietti a prezzi popolari e ridotti, con ingresso gratuito per le fasce sociali deboli. Nel segno della continuità è anche l’anima green della rassegna e la sinergia tra la Fondazione Campania dei Festival, gli Istituti di Cultura e le Università. Il direttore Cappuccio che punta, come sempre, sulla drammaturgia contemporanea, su grandi nomi internazionali e su giovani, sottolinea lo slogan di questa edizione, “Battiti per la libertà”, “perché in tutta Europa, nel mondo e naturalmente in Italia si avverte la necessità di lavorare attorno al tema della libertà e del dialogo. Il diritto alla salute fisica è una prerogativa molto forte per gli 'stati del mondo' non altrettanto forte è l'interesse per la salute mentale, né per l'idea che cultura garantisca la libertà”. La sezione internazionale si fregia di artisti del calibro di Bob Wilson in scena con il suo “Ubu” il 12 e 13 ottobre al Galoppatoio della Reggia di Portici. L’opera si ispira al testo di Alfred Jarry, una critica lucida e spietata contro la guerra e il totalitarismo. Il 17 ottobre al teatro Nuovo, “The Glass Menagerie” (“Lo zoo di vetro”), di Tennessee Williams è il nuovo spettacolo di Antonio Latella con protagonisti Maria Kallimani e una Compagnia di giovani e talentuosi attori. Due gli spettacoli che Jan Fabre presenta al Festival, nella Sala Assoli di Napoli, il 12 e 13 novembre: “I am a mistake”, dedicato a Luis Buñuel e ad Antonin Artaud e il 10 ed 11 dicembre “I am sorry”, con la performer Stella Hottler. E ancora “Titans”, spettacolo mix di performance, danza, circo contemporaneo e arti visive di Euripides Laskaridis, in data e luogo da stabilire. Sempre tante novità al Festival, come “Second woman”, lo spettacolo di Nat Randall e Anna Breckon 14 al 15 dicembre al Teatro di Corte di Palazzo Reale, ispirato al film di Cassavetes “Opening night”, per indagare le dinamiche del potere. Co-produzione della Fondazione Campania dei Festival, lo spettacolo ha come interprete Euridice Axen, che recita la stessa scena per 100 volte con altrettanti attori non professionisti per 24 ore di fila. Altra maratona è “Asses Masses”, co-creazione degli artisti concettuali Patrick Blenkarn e Milton Lim, drammaturgia di Laurel Green, il 17 novembre alla Sala Pasolini di Salerno. “Asses Masses”, opera immersiva, è un videogioco progettato per essere giocato interamente dal pubblico dal vivo. “Apocalipsync”, 19 e 20 ottobre al teatro Nuovo di Napoli, è lo spettacolo di Luciano Rosso, performer argentino che ci indicherà come evitare la noia, con autoironia, trasformismi, lipsync (sincronizzazione labiale), clownerie e danza. La regia è di Luciano Rosso, Maria Saccone e Hermes Gaido. Taglio del nastro, il 21 settembre, al teatro Mercadante, con “La prima Luce di Neruda” di Ruggero Cappuccio, regia di Cesar Brie, al teatro Mercadante. Lo spettacolo, che racconta due stagioni della vita del poeta cileno, è la trasposizione teatrale del romanzo di Ruggero Cappuccio ed è coprodotto dalla Fondazione Campania dei Festival e dal Teatro dell’Elfo di Milano. Firma la regia César Brie.-taglio2- Il 26 settembre in programma “Il medico dei maiali”, di Davide Sacco. Il 1° novembre Neri Marcorè in “Tra Gaber e Faber”. Il 3 “La Notte di Vitaliano Trevisan”, di Jacopo Squizzato, con la mise en éspace di Andrea Baracco. Dal 25 ottobre al 3 novembre va in scena al Ridotto del Mercadante “Controimmagini”, omaggio di Michelangelo Dalisi a Joseph Beuys. “Laguna Cafè”, lo spettacolo di Giuseppe Affinito, regia di Benedetto Sicca, è in programma dal 28 novembre all’8 dicembre al Ridotto. Il 4 dicembre in scena “Macbeth” di Shakespeare al Mercadante, regia di Jacopo Gassmann. Al Sannazaro in programma sei spettacoli: “Ternitti”, trasposizione teatrale del romanzo del premio Strega Mario Desiati realizzata da Giusy Frallonardo e Paolo Russo; “La denuncia”, scritto e diretto da Ivan Cotroneo; “Leviatano” di Riccardo Tabilio, con Giulio Forges Davanzati; un monologo di Ettore Bassi, alla fisarmonica il Maestro Attilio Galizia; “Nina Zarecnaya-personaggio immaginario”, testo e regia di Mauro Santopietro; “Elena, la matta di piazza Giudìa”, monologo di Elisabetta Fiorito, regia di Giancarlo Nicoletti e musiche dal vivo originali di Valerio Guaraldi. Al teatro Nuovo lo spettacolo internazionale diretto da Antonio Latella e 4 spettacoli: “Aldilà”, un progetto di e con Alessandro Mor, Maria Grazia Solano e Marina Sorrenti, autrice del testo; “PAPàVERI-Sempre in piedi” di e con Rossella Pugliese; “Acquario” di Dario Postiglione; “Il principe dei sogni belli”, con Noemi Francesca e Riccardo Festa, regia di Pierpaolo Sepe. Il Festival, in sinergia con il Teatro Nuovo, ospita, dal 4 al 6 ottobre al teatro San Ferdinando di Napoli, “Noccioline”, il testo di Fausto Paravidino con cui si è concluso il triennio della Scuola per attori diretta da Renato Carpentieri. Imperdibile, a Galleria Toledo, “Ismene”, di Ghiannis Ritsos, opera rock con musiche di Giovanni Lindo Ferretti e Depeche Mode. Al Politeama si potrà assistere ad “Orpheus Groove” di Elvira Buonocore e Annalisa D’Amato. Altre location di spettacoli sono la Reggia di Portici, Sala Pasolini di Salerno, il Solot di Benevento, il teatro Comunale di Caserta, Palazzo Coppola di Valle-Sessa Cilento. Al Teatro di Corte di Napoli, a cura della regista Nadia Baldi, gli spettacoli realizzati in collaborazione con il Campania Libri Festival: quattro incontri tra reading teatrali e letterari, consacrati alle “Eretiche”, ed eventi dedicati a Leopardi. Tre in programma, il 4 e il 5 ottobre. Il 6 ottobre Anna Foglietta porterà in scena un suo omaggio teatrale al poeta di Recanati. Due i laboratori del Festival: il workshop di Claudio Di Palma, propedeutico agli spettacoli di “Sette arti di libertà”, ed il laboratorio di scultura curato da Christian Leperino, aperto al pubblico presso la Chiesa della Misericordiella di Napoli tutti i venerdì e i sabato di ottobre, dalle ore 10 alle 12. E ancora microdrammaturgie affidate a venti attori under 28 alla Reggia di Portici, il progetto “Eretika”, realizzato in collaborazione tra la Fondazione Campania dei Festival e la Fondazione Giordano Bruno, “Dietro le Quinte Experience”, mostra virtuale che racconta la bellezza del patrimonio teatrale italiano, soprattutto dal punto di vista delle maestranze; il festival “Cosmofonie”, a cura di Massimiliano Sacchi, con 100 giovani musicisti under 30 che daranno vita ai concerti di ottobre nella Reggia di Portici.





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