Uno spiccato talento artistico, una straordinaria capacità di osservare, un amore profondo per la natura circostante, caratterizzano le opere fotografiche di Barbara Cirigliano
Uno spiccato talento artistico, una straordinaria capacità di osservare, un amore profondo per la natura circostante, caratterizzano le opere fotografiche di Barbara Cirigliano. Piemontese di nascita (Pinerolo, 1976), lucana d’adozione (in seguito al trasferimento dei genitori, che decidono di abbandonare il lavoro in fabbrica e di aprire un’azienda agricola in Basilicata), -taglio- da subito viene rapita dall’aspra bellezza della nuova terra, dalla natura ricca e rigogliosa, dalla placida vita in campagna, dai semplici gesti della quotidianità rurale e dall’autenticità dei rapporti umani. In occasione del matrimonio della sorella, il padre le regala una macchina fotografica e da lì, inaspettatamente, cambia tutto nel percorso personale della donna. La fotografia diventa per lei non solo un diletto, ma prima di tutto, lo scopo della vita, una passione, un mondo misterioso da scoprire e da conoscere. Studia da autodidatta leggendo testi sulle tecniche fotografiche, seguendo i tutorial in rete, osservando e ascoltando i consigli degli esperti. Una innata curiosità diventa base per una formazione auto selettiva e autocritica. Da principio, scatta immagini bucoliche della natura, del paesaggio, della terra dove vive e lavora. Nel tempo, la sua arte si evolve, si affina, assumendo la valenza e le atmosfere delle raffinate opere dell’età d’oro della pittura olandese e fiamminga. La Cirigliano, negli oltre trent’anni della intensa ricerca artistica e stilistica, elabora un proprio, segreto metodo di lavorazione. Un metodo, che si basa sull’utilizzo particolare e preponderante di luci direzionali e ombre, che danno agli scatti una caratterizzazione molto personale. La tecnica dei marcati contrasti crea l’illusione delle forme tridimensionali e conduce immediatamente lo sguardo verso l’oggetto da far risaltare. Per i particolari chiaroscuri, per le atmosfere soffuse, gli scatti di Barbara Cirigliano spesso vengono accostati ai dipinti del grande Caravaggio. La minuziosa scelta di oggetti da riprendere fa venire in mente l’intimità domestica delle opere di Vermeer. Infaticabile, energica, entusiasta, ad ogni passo trasmette l’amore per la natura e per i prodotti che essa genera. Contadina felice (come lei stessa si definisce), negli anni, sostituisce i temi agresti con le prime nature morte. -taglio2- Studia minuziosamente le inquadrature e fotografa frutta, verdura, fiori, ceste, utensili comuni. Nelle sue mani e nell’obiettivo della macchina fotografica, tutto si trasforma assumendo un nuovo significato e una sublime dimensione artistica. Talvolta lei stessa, attraverso l’autoscatto, diventa parte integrante dell’opera. La potenza delle fotografie di Barbara Cirigliano risiede proprio nel modo in cui vengono trasmessi i valori antichi, mai passati di moda. Temi come lavoro, famiglia, gesti quotidiani, trovano spazio e nuovo valore in queste immagini inedite. Viene restituita una dimensione umana e il piacere delle azioni semplici, naturali, fatte di condivisione e di solidarietà, che vengono compiute in uno scandire del tempo dilatato e sospeso. Per l’artista lucana il Mondo è sempre pieno di meraviglie ed è fondamentale esplorare la bellezza di ogni piccola cosa e trasmetterla agli altri. Mostrare e difendere gli incanti del creato diventa l’unico modo per sensibilizzare, educare al rispetto e alla conservazione di uno straordinario patrimonio naturalistico. Immagini uniche di un territorio lucano prorompente tra luci e colori, corroborate da un talento autentico che coniuga costantemente la tradizione atavica con le moderne tecnologie, hanno trovato numerosi riconoscimenti da parte della critica specializzata. Numerosi scatti di Barbara Cirigliano sono stati pubblicati dalla rivista “Vogue”. La sua forza espressiva risiede nella saggezza della semplicità. Lei stessa spesso ripete: “Quando smetterò di Emozionarmi di fronte agli spettacoli della Natura, vorrà dire che la mia anima si è ammalata…”. La civiltà contadina nella sua peculiarità e la terra lucana nella sua bellezza sono le principali fonti d’ispirazione dell’Artista-Contadina, che con il suo obiettivo rende visibile a chi vive lontano dalla Basilicata, tutta lo splendore e la magia di quella terra quasi sconosciuta.