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Apnea notturna: ecco la soluzione definitiva

di Valerio Ramieri*

Numero 213 - Settembre 2020

L'apnea ostruttiva del sonno comporta un collasso delle vie aeree e quindi un'interruzione della respirazione. La Chirurgia Ortognatica può essere risolutiva


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Circa il 40 percento delle persone di età superiore ai 40 anni russa di notte. Fortunatamente, non tutti i russatori soffrono di apnea, ma le statistiche dicono che tra il 17 percento (negli uomini) e il 15 percento (nelle donne) hanno episodi di apnea ostruttiva del sonno.-taglio- L'apnea ostruttiva del sonno (OSAS) comporta un collasso delle vie aeree e quindi un'interruzione della respirazione durante il riposo notturno, da non confondere con l’arresto cardiorespiratorio, poiché durante l’apnea il cuore continua a battere. L'arresto respiratorio di solito dura tra 10 e 30 secondi e può avvenire fino a 400 volte ogni notte. Le conseguenze sono rapidamente evidenti: sonnolenza diurna, irritabilità o affaticamento, mal di testa mattutino, dimenticanza, perdita di riflessi, cambiamenti dell'umore. Se non trattata, l'apnea ostruttiva del sonno può causare seri problemi, aumentando il rischio di ipertensione, insufficienza cardiaca e ictus. La posizione del corpo durante il sonno, malattie come il diabete o disturbi della morfologia cranica influenzano negativamente e favoriscono la comparsa di apnea. Anche il tabacco, il sovrappeso o l'alcool sono fattori che peggiorano la patologia. Pertanto, l'introduzione di cambiamenti nello stile di vita dovrebbe essere l'inizio di qualsiasi opzione di trattamento per questa malattia. A volte, in casi lievi, le nuove abitudini possono essere sufficienti per migliorare il problema. Le persone con un disagio moderato o grave potrebbero aver bisogno di dispositivi orali, respiratori o chirurgici per ripristinare la respirazione costante durante il sonno e alleviare sintomi come russare forte e sonnolenza durante il giorno. Attraverso l’esame di polisonnografia è possibile diagnosticare la gravità delle apnee: il dispositivo (applicato al paziente presso la sua abitazione o presso la nostra clinica) rileva cinque diversi segnali di informazione mentre si dorme: flusso respiratorio, ossimetria, frequenza cardiaca, posizione del corpo e russamento. Dopo aver eseguito questo test, avviene uno studio del caso con conseguente elaborazione di un piano di trattamento adatto al paziente. -taglio2- Quando il problema è di natura più grave, l’intervento chirurgico rappresenta una soluzione definitiva alle apnee: la chirurgia ha come obiettivo quello di allargare le vie respiratorie: l’operazione, atta al ripristino delle vie respiratorie, può riguardare il naso e il palato oppure le ossa mascellari. In questo contesto, la chirurgia ortognatica è stata rivelata come la procedura chirurgica con i migliori risultati nella sindrome da apnea-ipopnea ostruttiva del sonno (OSAS). L’ortognatica corregge la posizione delle mascelle, impedendo alla mascella inferiore di scivolare, ostruendo le vie aeree superiori durante il sonno. Spostando gli elementi ossei, è possibile aumentare e ingrandire il volume delle vie aeree e garantire che l'ossigeno circoli normalmente. Un mento eccessivamente sfuggente, poco proiettato, nasconde quasi sempre una malocclusione dento-scheletrica di seconda classe che rende difficile la respirazione durante il sonno e contribuisce notevolmente al russare e alle interruzioni respiratorie tipiche dell'apnea notturna. Attraverso le nostre procedure, finalizzate al giusto ripristino del volume delle ossa facciali, siamo in grado di migliorare la clinica dei nostri pazienti, che percepiscono anche i benefici di un migliore aspetto del viso. Le procedure più frequenti consistono in:

  • Avanzamento bimascellare: dimensioni maggiori della mandibola e della mascella superiore per liberare spazio per le vie aeree durante il sonno.
  • Rotazione antioraria del complesso maxillomandibolare: consente di ottenere la massima proiezione del mento e di migliorare l'estetica del viso quando il problema principale è una mascella e un mento troppo retrusi. I risultati definitivi della chirurgia ortognatica indicano che i pazienti con apnea notturna moderata o grave non devono essere collegati a CPAP per la vita.

*Chirurgo maxillo facciale a Roma. www.ortognaticaroma.it





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