Mario Formisano, musicista di spicco e compositore, ci racconta il suo album ““Intersect”
Musicista di spicco del panorama nazionale, compositore, per vent’anni storico bassista degli Almamegretta, ha un tocco riconoscibile e personale. Mario Formisano, “4MX” (4mx_mario.fomisano), racconta il suo ultimo album e i suoi progetti futuri ai lettori di Albatros. Il suo album solista, “Intersect” (Hazy Music&Progress, open.spotify.com), che ha composto, arrangiato, prodotto, registrato, mixato e masterizzato, è un intenso progetto nel suo stile personale che ha da tempo sposato/creato il sound Almamegretta, con il basso che si fonde con originali samples, delay, suoni glitch e altre meraviglie dell’elettronica d’autore.
Nell’album fai buon gioco di squadra con Giosuè Grassia: quale il suo contributo?
“Si, è un progetto di musica da studio, elettronica, e ho lavorato agli arrangiamenti di sei brani, collaborando con Giosuè Grassia. Ogni brano esprime un concetto a sé. Ho sempre utilizzato materiale dell’archivio sonoro del mondo. Ho curato prima l’editing e tagliato molto. La base è una griglia ritmica, montando poi i brani come fossero cortometraggi. Molti preferiscono la musica dal vivo mentre io credo che se i live hanno una propria forza alcuni dischi sono rimasti memorabili. -taglio-Il suono è già nella mia mente e mi consente la visualizzazione, la Gestalt. Questo mio terzo lavoro solista è diverso dai precedenti, poiché ognuno ha un suo concept. Non ci sono ospiti, solo Giosué in diversi brani, al piano, synth e glich samples.”
Due brani sono dedicati a due miti della musica internazionale: “Demetrio’s Dub”, tributo al compianto Demetrio Stratos, voce unica al mondo, e “Joe’s People”, dedicata a Joe Zawinul, altro grande innovatore... Da anni sei attento studioso delle voci più diverse...
“Sto costruendo un archivio di tutte le grandi voci, Frank Sinatra in primis, e mi interessa l’uso del timbro della voce nella sua diversità linguistica. Nei brani “Voices”, elettroacustico, e “Intersect” vi sono frasi in inglese, francese, più voci. In questo brano le voci si incrociano con i suoni elettronici in un’evoluzione sonora nella quale ho trattato anche la sintesi granulare con processori sonori. In quest’album, per la prima volta, ho unito dub ed elettronica. Nel brano “Another revolution”, che racchiude il concetto del disco, parlo dell’intrattenimento passivo: è downbeat, e la voce ripete le stesse cose, sottolineata dal basso fretless. Nel brano “Ecute”, che ha un carattere soul, downbeat, jazz-funk, ho utilizzato la voce di una speaker francese che parlava di Steve Reich, nominando la sua class, un elemento fonologico importante. Sul motivo lento, dub, creo l’improvvisazione col synth e il groove col basso. Avevo già lavorato sulla voce di Stratos, aprendo due anteprime da Feltrinelli de “La voce Stratos”, film documentario di Luciano D’Onofrio e Monica Affatato. La moglie del cantante degli Area, l’architetto Daniela Ronconi, mi ha concesso l’autorizzazione ad impiegare file di sperimentazione. Il brano dedicato a Zawinul racconta “Joe’s people”, la gente di Joe, l’Africa, con due cori; il timbro è un afro-beat elettronico e il suono di basso -taglio2-africano è in stile Wheater.”
Spicca anche l’impegno sociale, con “Children Rights”, “Anhelo”, colonna sonora del documentario “The Cuban Wives” e “Cuba”: ce ne parli?
“ ‘Children’ è un brano ambient dedicato ai bambini per raccontare le sofferenze dei bimbi di tutto il mondo, che avrebbero invece il diritto di giocare ed essere felici. “The Cuban Wives” è ispirato al documentario di Alberto Antonio Dandolo, che racconta la storia dei “cinque” cittadini cubani, ma soprattutto è la storia delle loro famiglie. Ho curato anche il sound design del documentario.”
Dopo tanti concerti importanti, premi, riconoscimenti e il plauso della critica, oltre al grande successo internazionale, quali saranno i prossimi impegni targati Almamegretta?
“Sono stato il bassista storico degli Almamegretta, 4MX, esperienza più che ventennale con una band che ha trasformato il sound nel cuore pulsante del dub.”
Sei anche docente di Tecnologie musicali di licei statali musicali e ti confronti quotidianamente con i giovanissimi: quale messaggio dare loro, oggi anche attraverso la musica?
“Oggi non si può essere esclusi dal mondo digitale ma ciò significa saper usare le tecnologie, i nuovi linguaggi, incontro tra diverse culture. L’intrattenimento passivo ci distrae dalla nostra vita mentre l’uso consapevole può migliorare il mondo.”
Prossimi progetti in cantiere?
“Sto producendo due dischi di imminente uscita, uno di Giovanna Panza e l’altro di Antonella Maisto e un nuovo lavoro con altri artisti, un dj, una vocalist ed altre collaborazioni, progetto in cui la dub groove incontra le melodie e il rap. E intanto preparo il quarto cd di 4MX!”