“Basta lasciarsi andare…”
Un periodo magico per la bravissima e sempre affascinante attrice hollywoodiana, tra tante pellicole ed interpretazioni di successo. Che un po’ sulla pelle, “ma sempre senza rimpianti…”
È una delle attrici più carismatiche della scena mondiale. Angelina Jolie, grazie al suo irresistibile fascino e al suo innato talento, continua a mietere consensi. Un periodo d’oro per lei che, dopo la fine della sua storia d’amore con il collega Brad Pitt è riuscita a ricostruire una carriera che è tornata a splendere prima grazie al successo di dieci anni fa di “Maleficent”, personaggio da interpretato anni fa e poi, di recente, grazie alla straordinaria accoglienza del film biografico "Maria Callas", diretto da Pablo Larraín che racconta gli ultimi giorni di vita dell'indimenticabile soprano.-taglio- Angelina, com'è stato calarsi nei panni di Maria Callas? “È stato magico, entusiasmante, anche se, non nego che all'inizio ero molto spaventata da questa nuova avventura professionale, così ricca di fascino ma anche di incognite, visto che era la prima volta che mi trovavo a fare i conti con un personaggio di questo calibro. Devo ammettere che, per fortuna, in mio soccorso è giunto il regista, Pablo Larrain che, sebbene sia stato anche particolarmente esigente, è stato soprattutto fantastico. Ricordo ancora che sul set, la prima volta che ho cantato, ero talmente nervosa che mi sono chiusa a chiave dentro la mia stanza. Non volevo che nessuno mi sentisse, mi batteva forte il cuore e tremavo. Poi, però, man mano che le riprese del film proseguivano, mi sono lasciata andare, lasciandomi trasportare dalla storia di Maria Callas che considero dotata di una magia indescrivibile.” Credi di avere qualche punto in comune con la Callas? “Sì, credo che Maria sia molto meno distante da come sono fatta io, nel profondo. Sicuramente le somiglio nei suoi lati più dolci, nel suo modo di essere sempre così emotiva e passionale. Con lei, inoltre, condivido anche quel suo modo di essere sempre così vulnerabile. In tante situazioni mi sono sentita come lei. Dopodiché, credo che abbiamo anche altro in comune, ma credo non sia il caso di dirlo anche se molti potrebbero immaginarlo (sorride, riferendosi probabilmente alla sua turbolenta vita sentimentale, ndr)” Prima di questo film eri una fan di Maria Callas? “No, ma in compenso poi lo sono diventata. Non sono mai stata un'esperta di opera e non ero mai stata una grande conoscitrice della vita di Maria Callas. Questo, perché, ho sempre ascoltato tutt'altro tipo di musica, ben lontana da quella classica, come il punk. Amo i Clash. Con il passare del tempo, però, credo di essermi addolcita anche per quanto riguarda i miei gusti musicali...” All'inizio della sua carriera hai interpretato l'eroina Lara Croft. Tu, invece, chi consideri, oggi, una supereroina? “Non mi viene in mente un nome in particolare. In realtà, mi piace pensare soprattutto all’altruismo delle donne di tutti i giorni, specialmente a quelle che lavorano quotidianamente per poter accogliere i rifugiati. Spesso ci dimentichiamo di quello che fanno queste donne, con grande spirito di sacrificio e invece dovrebbe essere fondamentale parlarne il più possibile poiché rappresentano la dimostrazione che nel mondo ci siano più persone buone che cattive. E di questo dovremmo andarne enormemente fieri perché sono loro le nostre eroine contemporanee.” Con quali occhi oggi guardi al passato? “Tutti i nostri ricordi, con il passare del tempo, possono diventare un peso che si accumula sempre di più all’interno delle nostre vite.” Credi di avere rimpianti? “No, se mi guardo indietro, non credo di avere rimpianti. Oggi, infatti, rifarei tutto perché anche le cose più difficili e complicate, in qualche modo, mi hanno formato. Se oggi sono quella che sono, oltre a tutto quello che di bello è accaduto nella mia vita, lo devo anche a tutte le sofferenze che ho vissuto.” Quanto è importante per i giovani di oggi l’invito all’inclusione e al rispetto della diversità, tematiche affrontate in un altro tuo film di grande successo come “Maleficent”? “È estremamente importante. La prossima generazione sarà ancora più connessa di quanto lo siamo stati noi: purtroppo viviamo in un’epoca in cui assistiamo ad una rinascita dell'odio e delle divisioni cavalcata da chi fa politica ma sono certa che non vinceranno mai perché il mondo è pieno di culture e popoli diversi che, quando si uniscono, sono più forti di qualsiasi altra cosa.” Quello dell'ambiente è un altro tema che ti sta particolarmente a cuore... “È un tema che secondo me va di pari passo con quello dell’inclusione e della diversità. Spesso la gente è incurante della Terra e dell’ambiente e non ha rispetto per le popolazioni indigene di quel territorio. Non voglio dire che l'industria sia un male ma l’avidità e l’egoismo dell’uomo possono spingersi troppo avanti e fare grossi danni. La crescita deve essere responsabile.”