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Andrea De Rosa

Sorrisi moderni

di Daniela Chessa

Numero 239 - Aprile 2023

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Dopo il successo di “Coffeeshop” il comico romano presenta la sua nuova commedia “Bunker sulle nuvole”, per far ridere ma anche riflettere e “fuggire via con la fantasia…”


Il 4 e 5 aprile, Andrea De Rosa debutta al Teatro Anfitrione con lo spettacolo “Bunker sulle nuvole”, insieme a due grandissimi attori come Ermanno de Biagi e Chiara Mastalli, con cui attua una sorta di operazione amarcord avendo interpretato insieme il film campione d’incassi “Notte degli esami”. -taglio- “Bunker sulle nuvole” è una commedia romantica moderna, divertente, l’undicesima scritta da De Rosa e che segue il successo di “Coffeeshop”, sua ultima rappresentazione teatrale. Come nascono le idee per le tue commedie? “Ogni volta in maniera diversa. Però c'è una modalità che si è ripetuta piú volte ed è stata quella di ascoltare canzoni dei piú svariati generi mentre ero in macchina e nella musica iniziavo a fantasticare su una singola scena o su un vero e proprio incipit di trama. Altre volte parto da piccoli spunti autobiografici o da vicende accadute a persone che conosco e intorno a questi ci costruisco una storia di fantasia. Per quanto riguarda questo nuovo spettacolo, è successo che un giorno mi trovavo all'ultimo piano della "Rinascente" di Piazza Fiume a Roma... e osservando la cittá dall'alto, ho iniziato a immaginare un artista sui settant'anni dimenticato da tutti e lasciato da sua moglie...che abitava in un appartamento posto all'ultimo piano di un palazzo...poi ci ho messo dentro qualche spunto di vissuto e molta immaginazione. In sostanza, nelle storie che racconto c'è sempre qualcosina di "vero" e molto di "inventato". La cosa interessante è che all'inizio non so mai dove andrò a parare, poi man mano che vado avanti, "tagliando e ricucendo", la trama prende forma...” Negli anni sei stato affiancato da bravissime colleghe, quest'anno hai scelto per la tua commedia Chiara Mastalli, riformando così la storica ed amata coppia di "Notte prima degli esami". Com'è ritrovarsi dopo tutti questi anni? “Con Chiara oltre ai due "Notte prima degli esami" abbiamo fatto "Amore, bugie e calcetto" che uscì al cinema nel 2008. Da lì non ci siamo più visti né sentiti per 13 anni. Poi un paio di anni fa, ci siamo ritrovati per girare un piccolo corto-spot per il web e ci siamo divertiti un sacco! La sintonia era la stessa di quando avevamo vent'anni, da lì ho cominciato a pensare che sarebbe stato carino fare qualcosa insieme anche a teatro. Serviva la storia adatta e il ruolo giusto per lei ed eccolo qua, è arrivato con questa nuova commedia.” Tanto teatro nel tuo percorso professionale: qual è il tuo spettacolo del cuore? “Istintivamente mi viene da dirti quest'ultimo, perchè forse è quello che mi rispecchia di più in questo momento. Ma in realtà lo penso di ogni spettacolo nel momento in cui lo sto preparando. La fase in cui si passa dalla scrittura alle prove con gli attori è la prima fase "magica" è come vedere un figlio che inizia a camminare con le sue gambe. So che sto per dirti una banalità, ma sono sincero: tutti quelli che ho fatto sono parte del mio percorso e quindi fanno tutti parte di me. Anche quello che magari poteva venire un po’ meglio, ma il titolo non te lo dico.” Con quale regista, teatrale o cinematografico, vorresti lavorare? “In passato ti avrei fatto qualche nome... e ce ne sono molti che stimo fra quelli "conosciuti". Ma penso pure che ce ne sono altrettanti capaci e talentuosi che non hanno ancora avuto la fortuna di fare il "grande salto" pur avendo tutte le carte in regola. La cosa più importante non è tanto "chi" ti chiama, ma "cosa" ti propone di fare... cioè il copione e il ruolo per i quali hanno pensato a te. È chiaro che se ti chiama un regista importante che magari è pure uno dei tuoi preferiti, sei al "settimo cielo" ma se ti chiama uno sconosciuto e ti affida la sua opera prima è una bella sfida.”

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