La sua carriera è incredibile e chi dice di non amare la sua voce mente; il tenore toscano è tornato sul palco stavolta per dei festeggiamenti particolari
Nonostante quello che si possa pensare, la sua carriera inizia al piano bar e come lui stesso dichiara non avrebbe mai immaginato di poter diventare un artista professionista e soprattutto il simbolo dell’Italia nel mondo. -taglio- Diciamo che dalla Toscana di strada ne ha fatta e ad oggi Andrea Bocelli festeggia i suoi trent’anni di carriera; anni spesi in giro per il mondo sui palcoscenici più importanti ed iconici. È uno degli artisti italiani più conosciuti al mondo e continua a far innamorare tutti con la sua voce, anche i più giovani che nonostante lo scorrere del tempo ascoltano estasiati le sue canzoni. Lo scorso luglio Andrea Bocelli ha dato vita ad uno dei concerti che ricorderemo per sempre “30: The Celebration”, un evento che ha avuto luogo al Teatro del silenzio di Lajatico, in provincia di Pisa, cittadina che ha dato i natali al tenore e che ha dato il via ad una nuova tournée in giro per il mondo durante la quale Bocelli farà ascoltare al suo pubblico tutti i suoi più grandi successi. È sempre in giro per il mondo con i suoi spettacoli, e recentemente ha dichiarato di voler tornare in maniera più stabile in Italia, come è riuscito in questi anni e come riesce oggi a gestire il tempo lavoro-famiglia? “Grazie all’aiuto di tutte le persone che ho accanto; sai in questi ultimi due anni sono stato davvero tanto tempo lontano da casa poiché ho dovuto recuperare tutti i concerti che erano stati annullati a causa della pandemia. Ovviamente di questo ne sono super contento, anche di questo ritorno delle persone ai concerti, al teatro, agli eventi dal vivo, ma devo dire che è tanto bello quanto stancante perché arrivi ad un punto che non riesci a stare dietro a tutto e perdi un po' la cognizione del tempo. Quando ne ho la possibilità cerco di coinvolgere la mia famiglia nei miei viaggi, ma anche loro hanno la loro vita e le loro cose quindi non possono certo seguirmi in ogni angolo del pianeta, però se c’è una cosa che non dimentico mai di fare e che, anzi, è proprio una cosa che faccio per me è dimostrare ogni giorno, anche con piccoli gesti, il bene che voglio ad ogni persona che vive con me. E poi, molto banalmente non ho più il fisico di trent’anni fa!” In realtà resta sempre molto in forma… “Beh, i cantanti come gli sportivi devono seguire dei regimi alimentari e di allenamento di un certo tipo se vogliono far si che gli spettacoli, nel mio caso, restino di uno standard elevato. Lo dobbiamo al nostro pubblico e a noi stessi, le corde vocali sono dei muscoli ed io personalmente non bevo e non fumo e al contrario di quello che può sembrare questo stile di vita non è poi così noioso! Mi rendo conto che può sembrare un enorme sacrificio, ma se quello che fai è il tuo amore più grande allora non ti sembrerà tanto complicato fare delle rinunce.” La tournée che la vede protagonista in questo periodo è nata con l’idea di festeggiare i suoi trent’anni di carriera, c’è qualcosa che cambierebbe nel suo passato di artista?-taglio2- “Sì, devo dire che da sempre mi reputo una persona molto fortunata poiché ho avuto l’opportunità di vivere facendo qualcosa che amavo e amo ancora alla follia. Nonostante in tutti questi anni ne siano capitate di ogni tipo, perché non è tutto rose e fiori, la musica alla fine è sempre stata la mia compagna più fedele. Se potessi tornare indietro, forse, dire qualche no in più. L’errore che spesso da giovani gli artisti fanno è ‘concedersi’ troppo a quelle che sono le volontà delle etichette discografiche e quindi sentire la necessità di cavalcare l’onda del momento. Beh, io credo che non ci sia cosa più sbagliata perché è capitato, e capita ancora adesso, che molti artisti si ‘bruciano’ perché magari non erano ancora pronti per affrontare un determinato tipo di contesto e di progetto. La realtà è che bisogna avere pazienza e riconoscere e lavorare sui propri limiti, solo così si può costruire una carriera che duri nel tempo.” In questo ultimo progetto ha deciso di far rivivere al pubblico l’unicità dei suoi più grand duetti… “Sì, ho deciso di rivivere tutte le collaborazioni che ho fatto durante la mia carriera anche come regalo che ho voluto fare a me stesso. Inoltre, ammetto di essere rimasto anche molto stupito dal fatto che tutti gli artisti abbiano accolto con entusiasmo questa mia proposta. Nella vita io tendo a non dare mai nulla per scontato, e ringrazio ogni giorno per quello che ho e quello che ho realizzato e quando ho iniziato a pensare a questo progetto non pensavo potesse essere accolta la mia idea con tanta felicità da parte di tutti. Nell’after party del concertone che abbiamo fatto quest’estate siamo andati alle 3 di mattina a casa mia a farci una spaghettata, questo per farti capire il clima che siamo riusciti a creare tutti insieme!” Lei è il simbolo dell’Italia all’estero, come ci si sente ad essere riconosciuto come una vera e propria icona? “Icona non mi ci sento per niente, però sono felice di poter rappresentare il mio Paese, anche perché come ben sappiamo gli italiani sono estremamente amati all’estero. Inoltre, non ti nego che mi fa piacere essere riconosciuto come ‘simbolo’ per far in modo di limare e modificare quelli che sono gli stereotipi legati agli italiani e purtroppo non sono nemmeno tutti poi così simpatici da digerire. Nel corso degli anni mi è capitato spesso di confrontarmi con persone che avevano un’idea distorta dell’Italia e degli italiani e anche se in piccola parte, sono contento di avere questo ‘ruolo’ se così possiamo definirlo!” Lei dedica del tempo anche alla meditazione e ha detto di avere un mantra che segue nella sua vita… “La meditazione mi aiuta a gestire quei momenti in cui mi sento sopraffatto dal lavoro e anche dalle emozioni. Il mio mantra è ‘andare sempre oltre le apparenze’; chi si ferma alla superfice spesso non sa quello che si perde!”