Appena è iniziato l’autunno è aumentato il numero di soggetti positivi al Covid-19
Era previsto che con la stagione autunnale sarebbero lievitati i contagi, ma non era atteso un aumento così elevato da far imporre una nuova serie di misure restrittive. L’impennata dei contagi non interessa solo l’Italia, infatti anche in altri paesi europei si è registrato un aumento notevole di casi. -taglio-Ora sono in molti a chiedersi se rispetto alla prima ondata di pandemia sia cambiato qualcosa oppure no. È una domanda legittima, giacché la popolazione è preoccupata oltre che per il timore di una nuova recrudescenza della pandemia, anche per la tenuta della nostra economia, già molto prostrata dalla prima ondata di Covid-19. In questa condizione la gente, nonostante le innumerevoli trasmissioni radiotelevisive sul Covid-19 e nonostante gli infiniti articoli sui giornali di esperti e non, è sempre più desiderosa di sapere, o meglio, di conoscere realmente come stanno le cose. Infatti, le voci, anche quelle degli esperti, sono contrastanti. Ma questo, se ricordiamo che la medicina non è una scienza esatta, possiamo consideralo un fatto normale. Qualcuno, però, fa notare che a volte si sentono e si leggono commenti sullo stato delle cose anche molto discordanti. Partendo da questo dato va sottolineato che tutti gli esperti, in ogni caso e indistintamente, consigliano di continuare a rispettare scrupolosamente le norme basilari che già conosciamo per proteggerci dal Covid-19, insieme alle nuove norme emanate. Infatti è stato imposto l’uso della mascherina oltre che nei luoghi chiusi anche all’aperto. Il rispetto di queste norme deve essere scrupoloso, in quanto al momento rappresenta il modo più efficace per evitare il contagio. Per quanto riguarda i cambiamenti che ci sono stati negli ultimi sei mesi, vale a dire da aprile a ottobre, questi riguardano soprattutto il nostro modo di rapportarci al virus. Oggi c’è una maggiore consapevolezza della pericolosità del Covid-19, tanto che tutti indossano la mascherina e rispettano le norme emanate dagli organi competenti.-taglio2- Si rispettano le file e il distanziamento, si misura la temperatura all’entrata di molti esercizi commerciali, si igienizzano le mani con prodotti disinfettanti che tutti i negozi hanno a disposizione della clientela. Inoltre, molte attività si svolgono da remoto, per ridurre gli assembramenti, e sui mezzi pubblici ci sono rigide disposizioni da rispettare. In pratica oggi c’è una maggiore coscienza da parte di tutti a rispettare le regole, mentre da parte degli organi competenti c’è una maggiore conoscenza del problema, quindi una maggiore capacità su come gestire questa situazione. Altra differenza importante rispetto a sei mesi fa è il modo di curare la malattia da Covid-19. Oggi sappiamo affrontare e curare meglio questa patologia rispetto a prima. La riduzione dei decessi e dei ricoveri nei reparti di terapia intensiva dipendono anche da queste nuove conoscenze. Quando finirà questa pandemia e come finirà? Sono domande che ci poniamo tutti, ma ritengo che al momento nessuno sia in grado di dare una risposta sicura. È possibile sia che il Covid-19 possa presto scomparire completamente, sia che possa restare tra noi ancora per molto. Qualcuno ha avanzato anche delle date sulla fine della pandemia come il 2021 o addirittura il 2022, mentre altri sono molto più ottimisti. In ogni caso queste sono solo ipotesi. Molto più credibile è che la risoluzione della pandemia possa arrivare dalla possibilità di vaccinare le persone. Ma ancora non sappiamo fra quanto tempo il vaccino sarà pronto. Quindi al momento non ci resta che continuare a rispettare tutte le disposizioni emanate dagli organi competenti, in attesa di poterci presto vaccinare.