Quando ad unirsi sul palco sono due artisti, ma soprattutto due persone innamorate, tutto diventa magico, tutto assume il colore della passione, per la musica e per loro stessi. Gli Alma Sabor sono questo: un mix di emozioni pure che prendono vita grazie alla calda voce di Filomena e al magistrale tocco di chitarra di Daniele. Per loro la strada verso il successo è stata lunga e irta di difficoltà, sacrifici e tanto lavoro. Ma tanto grande era la loro voglia di farcela quanto grande è stata la soddisfazione di poter primeggiare nel concorso musicale più grande d’Europa, nel 2017 hanno infatti vinto il Tour Music Fest nella categoria “Interpreti” conquistando il Premio Sony Music nella Finale al Piper di Roma. Grazie al Premio hanno avuto la possibilità di entrare in studio con Francesco Tosoni, chitarrista, compositore, arrangiatore, sound designer, produttore artistico e CEO dell’etichetta indipendente Noise Symphony Music. Il loro brano d’esordio si intitola “Le luci della festa” è stato post-prodotto agli Abbey Road Studios di Londra e distribuito tramite Sony Music Italy.-taglio-

Come nascono gli Alma Sabor?

“Ci conosciamo quando io quattordicenne frequento in amicizia suo fratello maggiore, il nostro incontro vero e proprio, quello adulto, quello maturo, avviene più o meno 8 o 9 anni dopo e nell'ottobre 2012 la decisione di entrambi fu quella di diventare un'unica cosa! Il passo dall'essere una coppia all'essere un duo, fu quasi automatico, ricordo di quando ne parlavamo, ma effettivamente non saprei dire quando è avvenuto ufficialmente. Sicuro è che abbiamo iniziato con poco più di 20 brani in scaletta, alla richiesta di un amico che aveva bisogno di un gruppo, e che ci ha aiutato a trovare un nome, nome che rappresenta al meglio la nostra unione, ALMA SABOR ‘sapore dell'anima’ una cadenza latina, lontana dal genere blues e soul che preferiamo interpretare, ma facile da capire, da sentire, da ricordare. Sta di fatto che dal momento in cui siamo diventati Alma Sabor, vivere di musica è diventata la priorità.”

Avente vinto il Tour Music Fest nella Categoria “Interpreti”, che emozione è stata, e cosa significa per voi questo traguardo?

“Per noi è stata un’occasione d'oro, quella nella quale fai fatica a credere e che prendi come un gioco. Il ‘Tour Music Fest’ è un concorso al quale ogni anno partecipano almeno 8000/10.000 ragazzi, che sognano di essere ascoltati, e che sognano di poter arrivare agli ambitissimi premi messi in palio da Sony Music Italy, e da un gruppo di professionisti del settore tra musicisti affermati,-taglio2- giornalisti presieduti dal bene stare del maestro Mogol.”

Avete vissuto la fortuna e l’onore di frequentare il CET di Mogol, cosa vi ha lasciato questa esperienza?

“Il nostro camp al CET in Umbria, è stata un’emozione dopo l'altra, lì siamo stati smontati e rimontati come i pezzi di un puzzle composto male, ci ha reso consapevoli al mille per mille di quello che volevamo. Mogol permette a noi ragazzi di vivere un'esperienza straordinaria nella sua residenza in Umbria, dove, chi partecipa può vivere 3 giorni di stage immersi nel verde, può prepararsi su tutto quello che può voler dire vivere di musica, vivere il palco, registrare brani, affrontare le delusioni, conoscersi sotto un profilo artistico ma soprattutto decidere di affrontarlo. Tutti i maestri che abbiamo incontrato lì ci hanno regalato qualcosa su cui lavorare."

Il 6 settembre è uscito il vostro primo singolo, di cosa parla la vostra canzone?

“Contro ogni (nostra) previsione siamo riusciti a creare il nostro primo brano inedito, con l'aiuto di un insegnante di canto e con il supporto e l'esperienza di Francesco Tosoni, grande musicista e produttore italiano. Il 6 settembre 2019 esce ‘Le luci della festa’. È un insieme di emozioni e di immagini semplici, che richiamano la vita di tutti i giorni, ma anche le personali sensazioni di una donna un po’ tormentata, che vorrebbe solo lasciarsi distrarre, da chi questi tormenti glieli ha fatti dimenticare. C'è tutto il nostro amore, ci sono le nostre paure, e i nostri desideri più grandi.”