La storica band celebra i successi di una grande carriera con il remaster di “Sanacore”, un album che, a 25 anni di distanza, non smette di affascinare
Venticinque anni fa usciva “Sanacore”, oggi gli Alamamegretta festeggiano questo storico album con un remaster a sorpresa. La storica band napoletana debutterà nuovamente con il loro indimenticabile disco il 23 ottobre. Un lavoro che ha portato tanta fortuna, una pietra miliare della musica italiana che si arricchisce di due inediti ritrovati nei loro archivi:-taglio- “Tamms Dub” E “Heartical Dub”. Il disco è disponibile in 2 versioni, doppio vinile colorato a 180 grammi con copertina gatefold e booklet di 4 pagine, e CD digipack con booklet di 20 pagine. Trent’anni di musica che hanno regalato pezzi indimenticabile e un sound inconfondibile. Una band che continua a collezionare successi ma soprattutto che è riuscita a rimanere fedele a se stessa, cavalcando comunque l’onda dei cambiamenti e delle nuove prospettive musicali. Noi abbiamo incontrato Gennaro Tesone fondatore e batterista degli Alma per parlare di questa nuova grande avventura. A breve uscirà il remaster di “Sanacore”, una scelta molto particolare per festeggiare un anniversario molto importante. “Quando abbiamo annunciato l’uscita del disco già sulle piattaforme di e-commerce abbiamo avuto un riscontro enorme. Dovevamo già festeggiare a maggio, con il cd e con una tournee, dopo quello che è successo è stato annullato ogni piano, ovviamente. Oggi che le acque si sono calmate abbiamo deciso di riprendere il progetto in mano programmando l’uscita di questo disco che è molto importante per noi, un cd che ci ha dato tanto nel tempo.” Un modo per gratificare i fan, ma anche un modo per farvi conoscere alle generazioni arrivate dopo… “Sicuramente. Un disco che esce dopo venticinque anni fa felice i fan, soprattutto perché c’è una veste ed una grafica rinnovata, un vinile doppio, e due inediti che fanno parte di pezzi ritrovati nell’archivio, un brano dub prodotto da D.raD. e un pezzo strumentale mixato da Adrian Sherwood. Sono presenti anche i testi delle canzoni e le foto inedite delle sessioni in studio e a Procida del 1994. Ho notato che quando abbiamo annunciato l’uscita c’è stata una corsa al pre-order. Questo vuol dire che il disco conserva ancora una forza non indifferente di attratte fan vecchi e nuovi. Un cd senza tempo, e ce ne stanno pochi in giro purtroppo.” Un progetto che guarda al passato per proiettarvi al vostro futuro? “I testi di ‘Sanacore’ sono ancora attuali. Ad esempio ‘Scioscie Viento’ parla di un evento che successe in provincia di Caserta, quando un immigrato venne ucciso. Allora ci sembrò doveroso parlare di questo. Un tema che oggi è ingombrante, ci si costruiscono campagne elettorali e carriere politiche. Avevamo capito che era un argomento importante, in periodi non sospetti. Abbiamo un po’ anticipato i tempi. Preferirei che alcune cose non fossero più attuali, ma purtroppo non è così." -taglio2- Gli Almamegretta nascono negli anni Ottanta. La musica italiana nel frattempo è cambiata molto… “Decisamente. Nasciamo a fine anni Ottanta, con una formazione totalmente diversa da quella che poi hanno conosciuto tutti con il successo. Il nostro primo disco è uscito nei primi anni novanta, è da lì che è partita effettivamente la nostra storia. Non è solo cambiata la musica italiana ma tutto il panorama internazionale. Internet e la musica cosiddetta ‘liquida’ hanno cambiato il mercato. Molte case discografiche sono scomparse, i dischi si vendono molto di meno." È stato difficile per voi stare dietro a questi cambiamenti? “Sì, ma al tempo stesso è stato molto stimolante questo perché oggi se sai dove cercare quello che vuoi ascoltare puoi trovare cose che prima non potevi assolutamente avere. Farsi notare nel magma di internet non è cosa facile, potrebbe sembrare un approccio più democratico ma non è così. Prima erano le major ha decidere chi pubblicava e chi no, oggi basta avere un’idea e puoi produrre anche domani un disco da casa tua. Devo però inventarmi qualcosa per farti notare, nel marasma totale di tanta musica bisogna trovare il metodo per venire fuori. Questa è la cosa difficile. Non ci sono più filtri.” In uno scenario sempre più internazionale, la vostra musica, che utilizza spesso il dialetto come espressione, può trovare ancora spazio? “Noi non abbiamo utilizzato solo il napoletano, qualcosa è stata scritta in italiano e molti pezzi sono in inglese che è la lingua che tutti usano quasi quotidianamente. Oggi quello che è local può diventare global, questo è il bello delle cose non omologate. Quindi sì, questo è un punto a nostro favore." Ci saranno dei live per festeggiare questo anniversario. Che emozione si prova a ritornare dopo tanto tempo sul palco? “Ci saranno delle date ad aprile, verranno a trovarci molti amici. Mancano ancora un po' di mesi quindi possiamo metabolizzare con calma la cosa. Abbiamo aspettato prima di poter ritornare sul palco, questo perché i nostri concerti senza assembramenti non avrebbero senso, quella è l’anima della nostra musica. Speriamo che aprile ci riporti alla normalità. Sicuramente sarà un’emozione molto forte, assomiglierà moltissimo a quelle che sono state le nostre prime volte.”