Il duo power rock dei Little Boys è tornato da un tour in Giappone che ha avuto un grande successo. E ora si preparano ad altre avventure musicali e artistiche
Ci sono degli artisti italiani che all'estero vantano uno stuolo ben nutrito di fan. E no non stiamo parlando dei “soliti noti”, bensì di un duo power rock che viene dalla scena indie ed è reduce da un tour trionfale in Giappone. Di chi si tratta? Dei Little Boys, ovvero Laura “Elle” Bertone e Sergio “Esse” Pirotta, che hanno deciso di raccontarci questa loro travolgente esperienza.-taglio- Siete reduci da un tour di successo in Giappone. Ce ne parlate? «Siamo reduci è la parola giusta! Questo tour ha consumato energia ma ce ne ha donata il doppio; è stata un’avventura pazzesca, essere a suonare lì, con la gente che viene apposta per te, per sentire quello che fai. La curiosità, la cultura completamente diversa e l’ambiente in cui eravamo catapultati ci ha aperto zone della mente che ora sono in procinto di esplodere, qualcosa che ha denotato in noi un forte cambiamento ed una grande consapevolezza di quello che dobbiamo e possiamo fare: per questo stiamo programmando il nostro ritorno». Raccontateci qualcosa di più... «È stata un’esperienza talmente intensa che nonostante si sia rimasti un mese in Giappone sembra volata: le giornate e le serate si sono susseguite quasi oniricamente (anche per il jet leg) e sono così stratificate di ricordi ed emozioni sempre diverse, che è difficile riuscire a fare un bilancio. Preferiamo buttarci sulla suggestione che abbiamo ancora sulla pelle: ci siamo divertiti così tanto che anticipiamo già che ad Ottobre saremo ancora a Tokyo e ad Osaka, per un secondo tour!Abbiamo avuto dei live davvero sentiti, siamo stati accolti calorosamente con regali di ogni genere, fiori e un’infinità di gentilezza; abbiamo fatto anche amicizie che senza ombra di dubbio rimarranno, consolidate a vita. Il pubblico giapponese è follemente aperto e appassionato alla musica rock e all’Italia: c'erano anche molti fan fedeli che hanno partecipato a più serate e addirittura come comparse nel videoclip della canzone “Una rivale”che abbiamo girato a Shibuya. Tanti bei ricordi che si aggiungeranno a quelli del prossimo tour e noi non vediamo già l’ora di tornarci, naturalmente in grande». Volevo giusto chiedervi del nuovo videoclip... «È stato girato a Shibuya nel famosissimo “Scramble Crossing” l’incrocio più famoso di Tokyo, dove ogni minuto un migliaio di persone attraversa da tutte le direzioni riuscendo a non urtarsi. Abbiamo girato questo videoclip con un team (incluse le comparse e i fan) completamente nipponica, ed è stato davvero divertente!-taglio2- La cosa assurda è che il testo della canzone riflette completamente ed involontariamente quello che è successo davvero in Giappone e che è stato ripreso: incredibile, ciò che scrivi a volte accade». Quanto la cultura e l'immaginario giapponese hanno influenzato e influenzato la vostra musica e il vostro mondo artistico? «Non sappiamo se l’immaginario giapponese stia influenzando tutto questo, ma credo che in qualche modo lo faccia. Cerchiamo di essere il più autentici possibile, di indossare lo stesso abito per permettere che il mondo artistico possegga il nostro mondo reale e viceversa: non può essere separato per quanto comporti conseguenze, ma oltre alle conseguenze comporta un’identificazione attiva che stiamo vivendo attualmente nel nostro processo di metamorfosi». Ci sono altri progetti che coinvolgono artisti giapponesi giusto? «Assolutamente si, abbiamo avuto l’onore di essere stati contattati da un importante fotografo giapponese di nome Ryosuke Makita, che ha seguito l’ultimo tour dei Maneskin in Giappone, quindi il nostro secondo tour sarà interamente ripreso da questo eccezionale videomaker/fotografo. Poi abbiamo un interessante concept shooting fotografico con Yuma Murata, un fotografo che vive a Cremona e “notiziona” ad Ottobre saremo in tour con Duran, un chitarrista molto noto in Giappone! Siamo stati contattati da lui dopo il nostro tour e ne siamo davvero felicissimi di poter tornare con questa grande opportunità che ci affaccerà ad un pubblico più ampio». Programmi per i prossimi mesi? «Troppi, tanti e tutti entusiasmanti! Il nostro videoclip, una capsule collection LB, un servizio fotografico sulla “Divinazione”, il secondo tour in arrivo e le innumerevoli collaborazioni che stanno prendendo forma e spazio. Meglio che iniziamo a prenotare l’aereo!»