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ALICE ARCURI

Donne forti

di Gaetano Magliano

Numero 249 - Aprile 2024

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L’attrice genovese ci racconta il nuovo personaggio che la vedrà protagonista su Rai Uno accanto ad Edoardo Leo, in una serie avvolta dal mistero e ricca di colpi di scena


L’abbiamo conosciuta nei panni del Primario Cecilia Tedeschi nella serie tv successo di Rai Uno “Doc – Nelle tue mani”, ed oggi la ritroviamo accanto ad Edoardo Leo in “Il clandestino” sceneggiato in sei puntate in onda sempre su Rai Uno il prossimo aprile. Alice Arcuri, attrice genovese, interpreterà la protagonista femminile di questa serie che vanta una regia di prestigio curata da Rolando Ravello. taglio-Con la sua presenza magnetica, la Arcuri completa il trio di protagonisti interpretando un personaggio ancora avvolto dal mistero. La storia de “Il clandestino” racconta la vita di Luca Travaglia, interpretato da Edoardo Leo, un ex dirigente di una squadra speciale contro il terrorismo, il quale dopo un terribile attentato in cui ha perso la persona che amava lasciando così il suo lavoro nella polizia. Trasferitosi a Milano diventa addetto alla sicurezza nei locali notturni, la sua vita comincia a cambiare quando incontra Palitha, un uomo dallo Sri Lanka che persuade Luca a creare un’agenzia di investigatori privati. Da quel momento si inserisce il personaggio di Alice Arcuri, che conferisce un ulteriore fascino e profondità alla trama già fitta di colpi di scena. Noi di Albatros Magazine abbiamo chiacchierato con lei durante la fine delle riprese della serie, cercando di avere qualche anticipazione in più e scoprire un po' del suo mondo fuori dal set. Sono ancora poche le notizie uscite circa il personaggio da lei interpretato nella nuova serie Rai “Il clandestino”, come mai questa scelta? Può darci qualche dettaglio in più sul suo personaggio? “Trattandosi di una serie thriller, il regista ed il suo staff hanno deciso di non svelare troppi dettagli su tutti i personaggi che entreranno nella vita di Luca – Edoardo Leo ndr. Il ruolo che ho interpretato è quello di una donna che appartiene all’alta società milanese, si sposa con un uomo ricchissimo, un politico molto famoso. Ad un certo punto scrive un romanzo ed ha bisogno di una guardia del corpo che sarà proprio Luca. In appartenenza è una donna molto diversa da lui. Purtroppo non posso aggiungere altro! Però è stato un ruolo molto bello che in realtà è tutto il contrario di quello che ho interpretato fino ad ora in televisione. Ho sempre interpretato donne dure, invece lei è una donna un po' bambina che possiede delle enormi fragilità. È un personaggio incalzante poiché mediante la relazione con Edoardo Leo, riesce a capire cosa vuole realmente da un amore. Dl punto di vista attoriale questo personaggio ha una bella linea, come si dice in termini tecnici, è un personaggio completo dalla A alla Z, del quale è possibile vedere tutto il suo cambiamento.” Lei è diventata nota al grande pubblico con “Doc – nelle tue mani” ed ha dichiarato che deve tanto a questa serie, che esperienza è stata? “‘Doc’ è come dire casa e famiglia, è stato bellissimo lavorare su quel set perché passando tanto tempo insieme inevitabilmente si sono creati dei rapporti. Ognuno inizia a conoscere i dettagli della vita dell’altro quindi tra una ripresa e l’altra si chiacchiera e ci si scambia pareri e idee. Luca Argentero penso che ormai vede più Matilde Gioli che sua madre! – ride ndr. Per quanto riguarda l’aspetto professionale, trovo che sia una serie dove non si lascia nulla al caso, il mio personaggio non è stato uno di quelli amati dal pubblico all’inizio, però poi è stato bello vedere l’evolversi della storia di questa donna e quindi della percezione che il pubblico ha avuto di Cecilia.” Che consiglio vuole dare ai giovani che sperano di diventare attore professionisti? “Il consiglio che sento di dare è lo do a me stessa e che mi ripeto quanto sono sotto stress: riassumere all’interno di sé il perché si fa questo lavoro. A volte è un lavoro per la quale vieni scelto altre volte sei tu a scegliere. Ci sono degli attori che fanno questo mestiere perché hanno bisogno di esternare le proprie emozioni. Ecco consiglio di esternare sempre ciò che si sente. Io penso che tutti gli attori hanno delle parti di buio all’interno di se stessi. In ogni attore c’è qualche crepa strana che è ciò che li rende disponibili ad affrontare qualsiasi personaggio. Chi vuole intraprendere questo percorso come attore deve avere ben chiaro la motivazione. Io mi ripeto sempre che un vincente è un sognatore che non si è mai arreso. Un attore deve lavorare su stesso e rimanere sempre centrato aggrappato a quel sogno nonostante i mille no.”

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