Ogni sua sfida, televisiva e non, l’ha sempre affrontata con l’entusiasmo, la passione e la caparbietà che da sempre lo accompagnano. Roberto De Santis, che nel corso della sua carriera ha lavorato nel dietro le quinte dei format di maggior successo del piccolo schermo, oggi ricopre lo stimolante ruolo di assistente Direttore Generale Media e Social - Cusano e racconta tutti i suoi nuovi progetti ad Albatros. Roberto, a quali progetti ti stai dedicando attualmente? “Il mio progetto più grande attualmente è più che altro una sfida con me stesso. Ad oggi lavoro per Cusano Italia Tv, Cusano News 7, le nostre due emittenti tv, Radio Cusano Campus e i social del Gruppo Cusano. Mi occupo del controllo e della gestione dei media appartenenti a questa realtà assistendo la Direzione Generale Media e Social dell’Azienda. Il mio ruolo nello specifico è quello di far sì che i contenuti seguano quella che è la linea editoriale dell’emittente e che tutto funzioni in modo ottimale. Cusano Italia tv è una tv giovane, fresca e aperta al cambiamento e come tutte le cose nuove hanno bisogno di essere conosciute. Da un anno a questa parte l’emittente ha avuto notevoli cambiamenti, è cresciuta considerevolmente e ha messo in campo nuovi mezzi differenti per contrastare la concorrenza. Perciò la mia sfida è far conoscere il canale facendolo spiccare per l’originalità che detiene.” Come si svolge una tua giornata tipo? “La mia giornata tipo, come tutti gli abitanti di Roma, debutta nel traffico della capitale. Tra un saluto ed una battuta mattutina scambiata a lavoro, l’attività inizia con il controllo delle scalette dei programmi del mattino, la gestione delle necessità, dei fabbisogni e degli ospiti di tutti i programmi del pomeriggio e della sera, andando dai programmi radio a quelli della tv. Insomma è un lavoro che prende tutti gli ambiti, a 360 gradi, dell’industria televisiva e radiofonica.” Quali vorresti potessero essere i prossimi traguardi raggiunti da Cusano Italia TV e Radio Cusano Campus? “Cusano Italia Tv e Radio Cusano Campus iniziano ad avere, sempre più, una loro identità mediatica. Il prossimo traguardo che vorrei raggiungere è quello di differenziare sempre più i contenuti da tutta quella che è l’offerta delle altre emittenti, -taglio2- rendendoli particolari nel loro genere, così da differenziare la programmazione rendendo unici i nostri media.” Come nasce la tua passione per lo spettacolo? “Ho sempre avuto una passione particolare per la televisione, l’attenzione all’arte e allo spettacolo in generale, nasce solo dopo. Un evento ben preciso, un trauma familiare, mi ha fatto avvicinare a questo ambito, mi ha permesso di valorizzare il bello e mi ha fatto capire che avrei dovuto comunicare un messaggio ben preciso ad un pubblico più vasto, o almeno ci avrei dovuto provare. Ho avuto un vero e proprio Turning Point, che mi ha portato a pensare di poter rendere questa passione un mestiere. Sono convinto che nulla avvenga per caso, tutto accade per un motivo.” Oggi a chi senti di dover dire grazie? “Le donne hanno avuto sempre un ruolo preponderante nella mia vita. Tralasciando, mia madre, la mia prima sostenitrice, una più di tutte ha creduto in me, mi ha sostenuto sul posto di lavoro e mi ha permesso di andare avanti nonostante la mancanza di legame che ci univa. Lei era il mio capo, una delle Produttrici Esecutive più brave che io abbia mai conosciuto, e umanamente e professionalmente, a lei devo i miei più grandi ringraziamenti per avermi dato il supporto e la possibilità di continuare questa carriera.” In futuro, a tutto tondo, come ti piacerebbe vederti? “In futuro mi piacerebbe vedermi innanzitutto felice e soddisfatto per ciò che faccio e per ciò che ho fatto, perché in questo settore è il fattore che viene prima di tutto. Molti sanno fare cose ma pochi ci mettono il loro e lo fanno con maestria, io conto di raggiungere questo obiettivo mettendoci del mio e facendo conoscere il mio punto di vista. L’obiettivo che mi smuove più di tutti e che mi fa da pungolo per continuare è quello di scrivere, un giorno, format per la televisione curandone tutti i contenuti. Andy Warhol diceva: “Nel futuro ognuno sarà famoso nel mondo per 15 minuti” a me non serve la fama, quei 15 minuti piuttosto li utilizzerei per creare e suscitare estasi negli occhi di chi guarda un mio lavoro, una mia “opera d’arte”.”