logo-editoriali

A che serve questa recita?

di Pasquale Matrone

Numero 238 - marzo 2023

piccolo racconto


albatros-a-che-serve-questa-recita

Visita in ospedale a persona affetta da patologia letale, ignara di essere ormai alla fine. Non ancora ha ben compreso; o, invece, ha solo finto di non capire: per autodifesa, quasi a voler esorcizzare l’incombente minaccia. Abbozza un sorriso, tende la mano all’amico; con voce affaticata, gli parla dei progetti in cantiere per la fine dell’anno e di quelli da realizzare nella primavera successiva.-taglio- Lo sguardo è inquieto, sospeso... Possibile che non sappia nulla, che non si sia ancora accorto di essere ormai arrivato al capolinea? Forse. O forse no. La recita ha inizio. Bella stanza, vista sul parco e piena di luce. Non può lagnarsi: personale gentile, medici preparati… Stare tanti giorni a letto lo ha indebolito; ha perso qualche chilo; la tosse, comunque, accenna a calmarsi, almeno così gli sembra; non vede l’ora di dire addio a flebo, pasticche, misurazioni, barelle, tac, risonanze… Finirà, questo è sicuro: non è abituato a starsene con le mani in mano… Lo sa, l’ospedale è accogliente, famoso, per l’assistenza impeccabile… Passerà, ne è convinto lui pure.Certo che riprenderà i suoi ritmi. Il lavoro, pur risultando stressante e, a volte, addirittura insopportabile, diventa parte irrinunciabile e preziosa della vita… Le parole sono stanche di mentire. Gli attori tacciono. Uno dei due lo fa per primo: si addormenta, dopo avere a stento biascicato una frase di commiato. -taglio2- Turbato, l’altro ne osserva il volto segnato da livide venature di marmo. Su quella faccia, Lei, l’Innominata, sta già imprimendo il suo sigillo. Lei sola è autentica. I parenti dei pazienti devono uscire. È l’ora. Entrano quelli delle pulizie. Un merlo nero, di là dalla vetrata, fissa la stanza ormai quasi vuota… Nel parco, su una panchina, il visitatore ancora si si interroga. Possibile che il malato non abbia capito? Come ha fatto a non accorgersi di quello che gli sta accadendo? Poi, fulminea, l’illuminazione: non c’è, in fondo, differenza tra il suo amico e lui: sia pure per strade diverse, la stessa sorte toccherà a lui pure, come a tutti gli altri... È proprio a questo punto che, amaro, un singhiozzo di riso gli esplode in bocca. A che serve, dunque, questa recita dal finale scontato e incontestabile? Ripete questa frase come un mantra. Fino a quando, fagocitato a poco a poco dalla folla, si dilegua nel nulla.





Booking.com

Booking.com