Successi e sfide per il futuro per Marevivo: dalla tutela degli ecosistemi, all’istituzione delle Aree Marine Protette, fino alla lotta all’illegalità
Dallo stop all’uso dei cotton fioc alla battaglia per fermare lo scempio ambientale della pesca illegale dei datteri di mare; dalla lotta alle spadare all’istituzione della prima Area Marina Protetta d’Italia, quella di Ustica: sono solo alcune delle battaglie vinte da Marevivo, la storica associazione, oggi Fondazione,
per la tutela del mare che quest’anno celebra 40 anni di attività. Successi importanti che hanno portato a leggi più severe per la tutela dei nostri mari. Tanti ancora gli obiettivi da raggiungere per assicurare un futuro al nostro Pianeta. Questo è stato il tema della giornata celebrativa che si è svolta il 13 marzo 2025 presso la storica sede galleggiante sul Tevere, un’occasione per fare un bilancio delle attività di questi quattro decenni. Marevivo è nato 1985 da un’intuizione di Rosalba Giugni con una precisa mission: difendere l’ecosistema marino. Consapevoli della necessità di preservare questa immensa risorsa, in un’epoca in cui molti ne ignoravano il ruolo essenziale - ai tempi non si parlava ancora di inquinamento, sovra-pesca e crisi climatica - Marevivo avviava le prime attività di pulizia delle spiagge e dei fondali per rimuovere plastica, rifiuti e reti abbandonate, che all’epoca sembravano i soli nemici del mare. A quei tempi non si immaginava ancora la deriva verso la quale il Pianeta si stava velocemente dirigendo, solo negli ultimi decenni si è compresa l’enorme portata del problema ambientale, gli impatti sugli oceani e sulla salute umana. Marevivo ha inoltre contribuito all’istituzione della prima Area Marina Protetta in Italia a Ustica, in Sicilia, nel 1988 e nei decenni a seguire ha lavorato per far sì che altre aree potessero godere dello stesso regime di tutela. Oggi si contano 32 AMP anche grazie al suo continuo lavoro. “Sono napoletana, sono figlia di armatori. Quando 40 anni fa sono arrivate le plastiche a rovinare il mio splendido mare invece di girare la testa dall'altra parte insieme a Carmen di Penta abbiamo fondato un movimento per difendere ciò che amavamo di più" - ha raccontato Rosalba Giugni, Presidente di Marevivo. "Il nostro percorso in questo lungo tempo è passato dalle pulizie delle spiagge alle leggi per proteggere l'ecosistema marino. Abbiamo capito che, per incidere in modo serio e duraturo, bisognava avere il mondo della scienza al nostro fianco, fare educazione attraverso le scuole e le grandi campagne di sensibilizzazione e infine promuovere regole comuni per affrontare i pericoli che minacciano il mare. Tanti successi, tante sconfitte e tanti progetti futuri. Non ci fermeremo mai,
cercando di far cambiare rotta ad una società che sta portando la nostra specie alla sesta estinzione di massa", ha dichiarato la Presidente di Marevivo. La Fondazione è stata tra le prime realtà in Italia a richiamare l’attenzione sull’impatto nocivo della plastica monouso dispersa in mare e sulla pericolosità delle microplastiche, la cui presenza è stata rilevata negli organi umani, mettendo a repentaglio la salute dell’uomo. Nel 2022 a coronamento delle tante battaglie portate avanti in questi anni, Marevivo è riuscita ad ottenere l’emanazione della “Legge Salvamare”, di cui ciascun articolo rappresenta un’azione concreta a tutela dell’ecosistema marino. Uno degli elementi essenziali presenti in questa norma è il riconoscimento della necessità di divulgare la conoscenza dell’ambiente e del mare nelle scuole di ogni ordine e grado, tema su cui si basa l’attività della Fondazione che da anni promuove progetti di educazione ambientale nelle scuole, con il coinvolgimento di decine di migliaia di studenti. Secondo Marevivo è fondamentale diffondere una maggiore consapevolezza soprattutto tra le giovani generazioni sulla necessità di proteggere il mare per la stessa sopravvivenza dell’uomo sul Pianeta. Non ultimo l’impegno per salvaguardare il Parco Sommerso di Gaiola - istituito nel 2002 grazie a Marevivo - patrimonio naturalistico e archeologico prezioso, inserito all’interno della "Rete Natura 2000" dell’Unione Europea, recentemente minacciato dal rischio di raddoppio dello scarico del troppo pieno. Pur essendo un’Area Marina Protetta viene messa sotto attacco da decisioni politiche inaccettabili, alle quali Marevivo e altre realtà ambientaliste si sono opposte legalmente. Da segnalare infine l’ultima campagna internazionale di Marevivo, la sedicesima, sulla transizione ecologica “Only One. One Planet, One Ocean, One Health”, che ha fatto il giro del mondo a bordo della nave scuola Amerigo Vespucci e racchiude tutti i temi per fronteggiare gli impatti che stanno mettendo in crisi l’equilibrio raggiunto in quasi 4 miliardi di anni che ha consentito la vita sulla Terra.